Frida Kahlo: la biografia

Qui di seguito potrete trovare una breve biografia della pittrice messicana Frida Kahlo. Il nostro intento è, nel caso in cui non la conosceste già, farvi conoscere i tratti più significativi della sua emozionante vita.

"Autoritratto"
Intrigante, testarda e talentuosa. Così risponderei alla domanda ipotetica: descrivi il personaggio di Frida Khalo in tre parole. Frida, infatti, è da ammirare prima come donna e poi come pittrice. La sua forza d'animo è singolare e la sua storia, sempre altalenante fra alti e bassi, racconta di amore, estro e passione. Frida è una pittrice messicana che vive nei primi anni del Novecento nel continente sud americano in un contesto politico, sociale e culturale molto particolare. La vita della giovane rivoluzionaria è caratterizzata da un incidente, affrontato in giovane età, che alla lunga porterà Frida alla morte; un incidente in autobus, infatti, costringe la giovane sulla sedia a rotelle e, dopo aver superato la possibile paralisi, le riduce la schiena a un “rottame”. La famiglia di Frida, però, le è sempre accanto e il padre, emigrato dalla Germania, fra una fotografia e l'altra ha sempre tempo da dedicare alla sua bambina. Il gesso con cui è costretta a convivere non le blocca la sua mano fatata, con cui prima riempie di disegni il suo stesso gesso e poi crea un'infinità di dipinti occupando il suo tempo e la sua immobilità con quello che ama fare della sua vita: dipingere.

E' proprio fra uno schizzo e l'altro che avviene il suo primo, ufficiale incontro con l'uomo che poi diventerà l'uomo della vita di Frida: Diego Rivera. Diego è anch'egli un pittore messicano, più precisamente un muralista, molto famoso, con parecchi anni in più di Frida ma con le stesse idee politiche e, soprattutto, lo stesso amore per la pittura. I due cominciano a frequentarsi, e Frida è incosciente del futuro che la sta aspettando; Diego è un uomo molto sicuro di sé, come Frida del resto, ma la " licenza poetica" come si suol dire, la applica nella vita quotidiana ed è l'uomo meno indicato del pianeta per una corrispondenza amorosa. La vita dei due artisti scorre fra alcol, sesso e tabacco, accompagnata dai canti rivoluzionari comunisti impressi nelle loro voci e nei loro bicchieri di Tequila, ma questo trinomio appare felicità pura a Frida, anche se realmente la logorerà pian piano. La popolarità del marito in campo artistico cresce a dismisura ma anche i tradimenti verso la giovane Frida, che lei sembra sopportare solo grazie all'immenso amore provato. Diego viene invitato a dipingere il muro dell'atrio del Rock Feller Center di NY proprio in quegli anni e la coppia di pittori si sposta negli States per qualche tempo. La vita di Frida comincia a subire i primi veri colpi bassi, anche se la sua mano sembra non volersi fermare mai; Frida dipinge bellezze su bellezze nel freddo inverno americano, rimpiangendo i colori e i calori della sua terra nativa.

In quei tempi Diego decide di abbandonare l'opera fino ad allora realizzata, a causa di un'impossibile convivenza delle sue idee con quelle dei capitalisti newyorkesi. Contemporaneamente Frida è costretta ad abortire e il mancato figlio e i tre aborti in totale della sua vita saranno uno dei punti fissi delle sue opere. Il viso della donna comincia ad accennare qualche ruga, dovuta forse a qualche sigaretta di troppo, e la sua schiena, dopo non aver retto il peso di un aborto, sembra non reggere più quello della vita e dei tradimenti di Diego. La loro rottura, infatti, avviene poco dopo. Frida coglie l'uomo in flagrante con sua sorella e dopo ciò non riuscirà a perdonare mai più veramente l'amato così tanto affascinante, quanto infedele. I due si ricongiungeranno solo amichevolmente qualche anno dopo quando Diego chiede aiuto a Frida, visto che Trotsky politico russo e amico del pittore, ha bisogno di asilo politico e si rifugia con la moglie in casa di Frida. Quest'ultima ha anche una relazione con il russo che comunque non assume un eccessivo valore nella vita della pittrice. La vita di Frida è giunta alla fine, o quasi. Il logorante problema alla colonna vertebrale non le impedisce di farsi portare su di un letto all’inaugurazione della sua mostra di pittura, rigorosamente con la sigaretta fra le dita e cosciente del fatto che la realizzazione del suo sogno nel suo Messico è un appuntamento da non perdere. La giovane morì all'età di quarantasette anni, dopo che le era anche stata amputata una gamba ormai in cancrena.

Troppo presto si spensero gli occhi di una sognatrice che dipingeva la sua realtà. Una donna, forse troppo poco famosa oggi giorno. Una donna che emanava passione e voglia di fare. Voglia di vivere. Una donna che ha amato tanto, il suo paese, i suoi due amori, la pittura e Diego Rivera. Una donna forse mai ricompensata abbastanza, che non ha mai smesso di lottare e sperare, nonostante tutto.

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