Smoke + Mirrors: gli Imagine Dragons sono tornati!


Dopo più di due anni dall'uscita di Night Visions, il loro album di debutto, gli Imagine Dragons sono tornati in pista con un nuovo lavoro: Smoke + Mirrors. Il loro primo singolo, Radioactive, ha venduto nove milioni di copie, risultando essere il singolo rock più venduto dell'era digitale. Forse sarà difficile superare questo risultato, ma certamente il nuovo album ha tutte le carte in regola per essere apprezzato dal pubblico, anche se decisamente più sperimentale e meno scontato del primo. Essendo io fan degli Imagine Dragons, proverò ad improvvisarmi critico musicale e a dare un giudizio sul nuovo CD di una tra le band più promettenti del decennio.

Smoke + Mirrors è ricco di potenziali singoli: oltre a pezzi dinamici, più rock, ce ne sono altri che potremmo definire quasi ballabili. La prima traccia, Shots, rientra perfettamente in questa definizione: decisamente il brano che preferisco. Gold invece sembra essere un tantino inquietante ad un primo ascolto... anche al secondo, effettivamente. Più tradizionale, sotto certi aspetti, è la traccia che dà il nome all'album, Smoke and mirrors appunto. I'm so sorry è un piccolo capolavoro, con un ritmo serrato  martellante, che ricorda i Linkin Park. I bet my life, il trionfale singolo che conosciamo benissimo, è incredibilmente varia, ma nel complesso molto vicino allo stile folk.

Polaroid sarebbe quasi una canzone pop un po' banale, se non ci fosse tutto quel synth che la caratterizza e la definisce. Friction ha un inizio molto "indiano", un po' azzardato forse, che muta decisamente con il passare dei secondi e finisce per diventare quasi un pezzo di musica elettronica. Decisamente più tranquilla è It comes back to you, molto leggera, adatta da aprire la strada al pianoforte, sottolineato a volte dal synth, di Dream.

Trouble sembra fatta di suoni già sentiti mischiati insieme in maniera quasi casuale. Meglio passare subito a Summer, un brano d'amore un po' country. Hopeless opus è una bella prova di abilità per le corde vocali di Dan Reynolds: un brano molto bello, che sarebbe decisamente migliore se non ci fossero quei 5-10 secondi remixati che sono come la maionese sul gelato. Il disco si conclude con The fall: quasi "angelica" .

Smoke + Mirrors è, quindi, un disco originale, forse un po' audace e inaspettato, ma certamente capace di attirare l'attenzione. Ha tutta l'aria di essere il lavoro destinato a consacrare definitivamente gli Imagine Dragons. Appuntamento, per gli amanti dei live, al 15 novembre, per l'unica data italiana del tour, al Mediolanum Forum di Assago.




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