Una vita per i robot o robot con una vita? di Ilyas Bairi

Robot, una parola oggigiorno molto conosciuta e utilizzata, ma ben pochi sanno cosa sia veramente la robotica, i suoi utilizzi nella società odierna e in che direzione si stia muovendo la ricerca.
Oggigiorno le tecnologie robotiche vengono impiegate pressoché ovunque e da chiunque:i navigatori GPS ,i computer e i bancomat sono esempi di robot che ci semplificano la vita.
Il ruolo dei robot nella vita dell'uomo pian piano sta diventando essenziale, tanto che ne siamo dipendenti.
Basta guardarsi intorno per rendersi conto di essere letteralmente circondati da display, hardware e software.Con questa sua tendenza ad inglobare tutto ciò che ha intorno, la tecnologia sta ultimamente
raggiungendo il mondo dell’istruzione.
Nelle scuole gli studenti stanno cominciando, già in giovane età, a entrare in contatto con il mondo dei robot, imparando a costruirli e programmarli.A riguardo si esprime Fabiana Bertazzi sul sito web "Indire": “Gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento”.
Il legame tra uomini e robot va sempre più rafforzandosi, tanto che gli automi stanno iniziando a essere costruiti con forme e sembianze umane, non più nella loro classica forma poligonale ma con lineamenti più morbidi.
Per questo che in Giappone, dove risiede il 40% dei produttori di robotica mondiale, si sta sviluppando la Soft Robotics, così descritta nel sito dell’università di Pisa: “un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali”.
La robotica si propone quindi come sostenitrice sempre più intima degli uomini. Ha un ruolo fondamentale nell’assistere le persone con handicap motori e come supporto psicologico per chi ne ha bisogno.
In Giappone, inoltre, si stanno addirittura sviluppando robot con sembianze umane con il compito di sostituire la figura femminile in una relazione,un’inquetante realtà che purtroppo sta divenendo sempre più comune: statistiche affermano che il 20% dei giovani giapponesi preferiscono i robot alle
relazioni interpersonali.
Questo ci fa capire il ruolo dei robot nelle nostre vite,probabilmente in futuro la società svilupperà un rapporto ancor più stretto con la tecnologia, estraniandoci sempre più dalla nostra vera natura di uomini pensanti e
sociali.La speranza di un futuro in cui i robot siano solo giovamento per l’uomo e non estraniazione dalla realtà deve essere  un tema di massima importanza.
L’uomo è nato per vivere nella natura e come tale deve imparare a sopravvivere adattandosi
alle situazioni contingenti e non creandosi “mondi artificiali” di cui parlava già Baudelaire.
I robot, quindi, che questo sia positivo o negativo,sono ormai parte della nostra quotidianità , sta a noi
decidere se affogare in un mare di illusioni tecnologiche o utilizzarli con coscienza nel modo corretto.
Ilyas Bairi, 5^A SC.

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