Cane: migliore amico o peggiore nemico dell'uomo?


"MA NON E' UN AMORE?"

Ognuno ha le proprie opinioni riguardo agli animali domestici: c’è chi ama i criceti, chi preferisce i gatti, chi sa che la compagnia degli alpaca è la migliore che si possa trovare, chi sostiene che la gallina sia molto affettuosa e chi è convinto che sia inutile avere degli animali domestici quando si hanno dei figli che già soddisfano ogni necessità in fatto di “bestioline fastidiose”. Ognuno ha i propri gusti ed è giusto così.
Ma i cani? Cosa pensa la gente dei cani?
Beh, naturalmente tutti li adorano, non si può fare a meno di amare quelle pelose creature che sbavano ad ogni ora del giorno e della notte. Ci sono persone a cui non piacciono ? La risposta degli amanti dei cani è categorica: assolutamente no, tutti adorano i cani, di qualsiasi tipo e razza, nessuno può farne a meno. Ovviamente non è proprio così: ci sono delle persone che non apprezzano la compagnia dei cani o, più generalmente, degli animali. Dato che questi pochi superstiti alla malattia “amiamo-i-cani” non fanno sempre notare, per pura buona educazione, ai proprietari dei cani che le attenzioni della loro bestiola non sono gradite, la gente si convince che non ci sia nulla di male nel lasciare il proprio animaletto scodinzolante vagare libero.
Il problema è che spesso il suddetto animaletto potrebbe infastidire le persone a cui non va a genio la costante presenza di un cane. Inoltre, spesso quest’ultimo è maleducato: abbaia in continuazione a forme di vita inesistenti con il suo latrato spaccatimpani, ti salta addosso con le zampe sporche dopo aver camminato su qualsiasi schifezza, ti lecca la faccia dopo aver leccato il didietro di un altro cane e, come se non bastasse, rimane con la faccia da angioletto come se volesse prendersi gioco di te dopo tutte le sue malefatte. In tutto questo, spessissimo il padrone non dice una parola o, peggio ancora, rincara la dose dicendo: “Ma non è un amore?” con un tono innamorato che non utilizza nemmeno con la moglie o il marito. Già, proprio amore…
Naturalmente i padroni non prendono in considerazione l’ipotesi che le attenzioni da parte della  bestiolina non siano gradite e nessuno si sognerebbe mai di chiedere a qualcuno di mettere una distanza di sicurezza tra il cane e se stessi. Quindi si ritorna al problema iniziale: che fare? Beh, semplice: bisogna parlare con gentilezza al proprietario del cane dicendo che non apprezziamo particolarmente la presenza della palla di pelo scodinzolante e che, se proprio non può fare a meno di portare con sé il proprio animale domestico, almeno di assicurarsi che non infastidisca le altre persone.
Per quanto riguarda la sovrappopolazione canina, è innegabile che ci siano moltissimi cani, ma questo non significa che bisognerebbe smettere di averne, basta educare correttamente i nostri animali domestici al fine di non disturbare minimamente le altre persone.
Un problema  ricorrente sono, invece, gli escrementi puzzolenti e spesso mollicci lasciati a loro stessi davanti al portone di casa (o da qualsiasi altra parte). Questi amorevoli regalini sono certamente stati prodotti dai cani ma di chi è la colpa se per sbaglio ne pestiamo uno (cosa che, chissà come mai, avviene quasi sempre quando si è in ritardo per un appuntamento importante)? La colpa non è certo del cane che si è dimenticato di raccoglierla, ma è del padrone che non ha abbastanza rispetto degli altri da prendere un sacchettino che gli permetterà di raccogliere l’escremento e gettarlo via senza nemmeno doversi sporcare le mani. Ma quelli che personalmente preferisco in assoluto sono quelli che raccolgono la venerabile popò del proprio cane con l’apposito sacchetto (e fin qui, tutto bene) per poi lasciarlo, sostanzioso e profumato, per terra. La domanda che mi pongo è: ti costava tanto buttarla nel cestino? Perché oltre a lasciare sul marciapiede un adorabile ricordino marrone, questi geni del male inquinano anche, dato che gli escrementi si decompongono in poco tempo mentre la plastica del sacchetto impiegherà tra i cento e i mille anni.  Complimenti quindi! hai commesso un doppio reato: uno contro la società civile e uno contro la natura che avrà un sacchetto di plastica in più da dover smaltire.
Siamo ancora sicuri che la colpa per l’odio di alcune persone nei confronti dei cani sia effettivamente responsabilità dei cani e non  dei loro padroni?
In ogni caso, polemiche a parte, ci sono moltissimi casi in cui un cane può fare la differenza tra la solitudine (e quindi la tristezza) e la felicità. Moltissime volte è capitato che gli anziani si sentissero più contenti o meno soli con un cane al loro fianco. Non per altro è stata inventata la “pet therapy”, che consiste nel curare le persone mettendole accanto ad un animale. Per non parlare di tutti i cani poliziotto che possono salvarti la vita in caso di bisogno. Un cane è capace di farti sorridere dopo una brutta giornata al lavoro, sa come consolarti con i suoi enormi occhi ipnotizzanti se sente che sei triste, essere di grande compagnia oltre che più leale di qualsiasi essere umano, essendo disposto anche a buttarsi giù da un burrone per te, può essere il tuo migliore amico, compagno di giochi e molto altro ancora.
Un cane può essere tutto ciò che vuoi che lui sia perché è felice solo se lo sei anche tu.
In conclusione, ognuno ha le proprie opinioni, però un cane può davvero stravolgerti la vita, sia in positivo che in negativo, sta a te scegliere. C’è  però un errore da non commettere in presenza di un cane: mai, e sottolineo mai, guardarlo negli occhi. Barboncino, bulldog, labrador, pastore tedesco, golden retriever, chihuahua, carlino, non importa quale sia la razza, una volta fissato negli occhi sei fregato: non potrai fare a meno di innamorartene ed essere il suo schiavo finché morte non vi separi.

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