Coronavirus: economia "zoppa". E l'istruzione?

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Coronavirus: economia "zoppa". E l’istruzione?

Sono ormai due settime che il COVID-19 ha attaccato anche l’Italia, costringendo il Governo a prendere provvedimenti immediati tra cui la sospensione delle attività scolastiche e universitarie su tutto il territorio nazionale.
Quest’ordinanza già dai primi giorni dopo l’emanazione ha mostrato le sue conseguenze; sul piano economico infatti, come considerato anche al Telegiornale, lo Stato sta rischiando di tornare alla crisi economica del 2008. Dal punto di vista scolastico invece? Si può parlare di crisi?

Per evitare di diffondere il Coronavirus si è deciso di chiudere gli atenei e gli istituti scolastici in un primo momento dal ventiquattro febbraio al primo marzo, secondariamente, in alcune zone, la chiusura si è protratta per un'ulteriore settimana.
Da ieri, però, si è decretata la chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale fino al 15 di marzo.
Questa situazione ha portato diversi disagi non solo nell’economia ma anche nell’istruzione, infatti non potendosi tenere le "normali lezioni", portare avanti il programma scolastico e universitario risulta essere più complicato.
Per contrastare questa problematica è stata proposta come soluzione quella di tenere le lezioni via telematica utilizzando appositi programmi per le videochiamate.
Sicuramente lezioni di questo tipo sono migliori del non tenerle affatto; inoltre è un modo per utilizzare la tanto criticata tecnologia in qualcosa di veramente utile.
Per l’appunto, gli universitari che devono conseguire la laurea nella settimana corrente lo faranno in maniera un po' insolita, non fisicamente davanti alla commissione di insegnati, ma in collegamento con loro.
Questa scappatoia tecnologica per portare avanti l’istruzione è senza dubbio un ottimo metodo per attutire questa problematica, ma, come in tutte le cose, esistono aspetti negativi da tenere in considerazione.

Innanzitutto anche se ormai la maggior parte delle persone possiede uno smartphone, non è così scontato che tutti abbiano un computer, ancor più con i modernissimi modelli di telefono che sono in commercio. Inoltre, vi è anche un aspetto economico da considerare: non tutti si possono permettere di avere nella propria abitazione un modem per la connessione al wi-fi, infatti molti sono costretti ad utilizzare i famosi "giga del telefono". Durante la vera e propria lezione online, ormai quasi da tutti sperimentata, ci si rende conto che la comunicazione è a tratti difficile a causa di malfunzionamenti di microfoni o di problemi legati alla connessione.
Nonostante le difficoltà riscontrate, però, da parte di alcuni si è avuto un riscontro positivo, in quanto, con determinate materie si riesce ad ottenere lo stesso risultato che si avrebbe a scuola, con maggiori vantaggi da parte di tutti. Ovviamente la buona riuscita di questo progetto si deve e si dovrà all'importantissima unione di classe e al gioco di squadra: solo così, con l'aiuto reciproco, si potrà sanare un problema a cui difficilmente vi sarebbe soluzione.
Si parla infatti dei rapporti interpersonali. Naturalmente svolgere lezioni online e non a scuola ha proprio lo scopo di rispettare il famoso "metro di distanza", ma a livello educativo ciò non sembra essere così irrilevante.

Dal punto di vista della didattica, avere un rapporto diretto con i propri compagni di classe e con gli insegnanti permette di apprendere meglio, infatti si riesce a comunicare facilmente e ciò permette a ciascuno di poter avere chiarimenti, di fare il punto sulla situazione e di confrontarsi con i compagni e con gli insegnanti, salvaguardando e dando importanza alla relazione tra i membri della classe.
L’istruzione quindi, non è ferma, ma zoppica, spinta dalla grande voglia di fare di tutti coloro che sono impegnati a livello scolastico e cercano di fare il possibile per portare al termine il programma dell’anno, obiettivo già insidioso da raggiungere normalmente, che quest’anno lo sarà ancora di più.

Martina Cerrato 4°A



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