È da qualche mese ormai che il nostro Paese (e di recente molti altri)
lotta, grazie all'aiuto indispensabile dei responsabili sanitari, contro
l'ormai unica fonte di notizia presente, nonché il notissimo e
chiacchieratissimo Corona Virus. Essendo stata l'Italia uno dei primi Paesi risultati infetti e tutt'oggi con molti contagi, abbiamo ricevuto comprensione e sostegno da parte di
tutto il mondo. La particolarità che però ha attirato maggiormente
l'attenzione degli Stati esteri è stato il modo in cui gli Italiani si
sono relazionati con questa emergenza. Difatti da quasi un mese circolano sul web video che hanno fatto il giro del mondo, scaturendo
attenzione di cantanti (vedi Katy Perry, Lewis Capaldi, Shawn Mendes) e
l'interesse di attori tra i nomi più noti. Questi video ritraggono
niente meno che l'ormai celebre metodo alternativo scoppiato lungo tutto
lo stivale di passare il tempo durante la quarantena: i cosiddetti
"concerti sul balcone".
Infatti, da quando lo Stato ha dichiarato il
divieto di uscire di casa se non per motivi essenziali, gli Italiani
hanno iniziato ad organizzarsi sui social, creando dei veri e propri
concerti in ogni città, concordandosi sugli orari e sulle canzoni,
nonché canzoni tradizionali d'Italia, in primis l'inno di Mameli, o del
posto in cui ci si trova, dove contiamo "Napul'è", "Roma Capoccia" o "Oh
mia bella madunina", così da creare un legame solido, indissolubile,
che ormai da tempo non veniva marcato dalla nostra patria, ricordando
esattamente l'atmosfera di un concerto. In questa "sfida virtuale" sono
stati coinvolti numerosissimi artisti, che si sono ingegnati per poter
intrattenere i fans attraverso i social, come lanciare l'hashtag
"#iorestoacasa" o, per l'appunto, proponendo concerti di questo tipo. In
questa occasione, dopo tempo, l'Italia ha dimostrato di sapersi
aiutare, sapersi sostenere, esternando messaggi positivi anche
attraverso cartelloni appesi fuori gli stessi balconi con scritte
rassicuranti come "andrà tutto bene", frase riportata anche sul
pannolino di un neonato, ritenuto essere come un raggio di sole in
questa tempesta. Oltre a questo gli Italiani hanno pensato di riunirsi,
sempre sui loro balconi o affacciati alle proprie finestre, per dedicare
un applauso collettivo a tutti coloro che ogni giorno lottano per
salvare noi e per garantire al Paese una spalla su cui contare, alla
quale appoggiarsi. Perché dopotutto siamo figli della stessa madre, la
bellissima Italia e, se vogliamo, sappiamo amarci come solo dei fratelli
sanno fare. Ognuno a casa propria, ma tutti insieme, uniti da una sola voce.
Valentina Boscolo - IV ginnasio
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