Facoltà di chimica




Intervista ad Alberto Ricchebuono, neolaureato in chimica presso l’università di Torino.


Perché hai scelto questa facoltà? (Era una passione che avevi già da piccolo/ ti sei basato su esperienze che hai sentito da persone che conoscevi/sei andato per esclusione:

AFin da piccolo sono sempre stata una persona curiosa e con il passare degli anni questa curiosità si è trasformata in passione per la chimica.

Quello che mi ha sempre affascinato di essa è che ti può dare le basi per conoscere il mondo che ti circonda: tutto è fatto di molecole e con la chimica puoi spiegare i fenomeni attorno a te, come i colori o la luce.


Per entrare alla tua facoltà, c'è un test d'ingresso?

OSì. Quando l’ho svolto io, ossia 5 anni fa, più che un test d’ingresso si trattava di una formalità; esso richiedeva conoscenze basilari e un punteggio minimo per entrare, senza limitazioni di numero di studenti. Nel complesso si trattava di un test molto facile.

Negli ultimi anni sono state fatte delle modifiche, alzando il punteggio minimo per entrare nella facoltà.

Questo discorso, comunque, varia da ateneo ad ateneo; io, personalmente, posso parlare per l’università di Torino.


Quali sono i lati positivi, che ti piacciono e ti hanno colpito, della tua università? 

Quali sono, invece, quelli negativi, cosa ti aspettavi di diverso e cosa ti ha in qualche modo deluso? 

A: Fortunatamente posso dire che sono molto di più i lati positivi che quelli negativi, posso ritenermi soddisfatto della mia scelta.

Uno dei lati positivi è che non si è in molti a lezione e questo permette di avere un rapporto più diretto con i professori, soprattutto nella magistrale. I docenti sono persone molto preparate e disponibili!

Un lato negativo, invece, è che ,in Italia, le università ti preparano molto bene dal punto di vista teorico, ma le strumentazioni per i laboratori didattici non sono delle migliori. Nonostante ciò, durante gli studi si segue una preparazione molto buona, anche per quanto riguarda i laboratori!

 

Se vivi, o meglio vivevi visto il periodo, fuori casa, quali sono i lati positivi e negativi? Com'è la vita in città rispetto a quella dei nostri piccoli centri? Studiavi o vivevi con qualche tuo vecchio compagno di classe del liceo?

A: Ho avuto la fortuna di fare tutti i 5 anni con un mio compagno di classe del liceo, entrambi abbiamo seguito sempre gli stessi corsi di chimica pura insieme.

La vita universitaria, a mio parere, è bellissima, la cosa più bella del mondo! Torino è molto grande come città, piena di opportunità e presenta tutto il necessario per la vita universitaria; si trova in mezzo alle montagne e si possono fare molte escursioni.

Io ho vissuto 5 anni in casa con 5 miei compagni di classe del liceo e, grazie a ciò, mi sono divertito molto.


Per intraprendere questo percorso di studi, bisogna avere basi scolastiche di un determinato tipo oppure caratteristiche, abilità particolari?

A: Io, avendo fatto il liceo scientifico, mi sono trovato molto bene e per il primo anno ho vissuto quasi di rendita. Comunque è una facoltà che si può fare anche se si arriva da altri indirizzi.

La cosa importante, più che le basi con cui si arriva, è la passione per la materia!

Che prospettive lavorative ti si presentano al termine del corso (triennale/magistrale)?

A: Dal punto di vista lavorativo ci sono molte opportunità, tutto dipende da ciò che ti piace fare.

Io, essendo innamorato della materia, voglio fare ricerca e, perciò, ho cominciato da poco un dottorato; ricerca si può fare in università o in azienda.

In alternativa ci sono varie opportunità, in particolare chimica industriale e chimica ambientale.


Dove ti vedi tra cinque anni?

A: In questo ambiente ci sono due possibilità finita l’università: se si va a lavorare in azienda si è più “sicuri” per quanto riguarda il proprio futuro in quanto si segue un percorso molto preciso; se, invece, come me, si fa ricerca è molto difficile rispondere a questa domanda, in quanto può capitare qualunque cosa, in particolare nei primi anni di carriera.


Consigli questa facoltà a qualcuno?

A: Consiglio questa facoltà a tutti coloro che hanno una passione per la chimica e hanno voglia di capire come funziona il mondo che li circonda.

Ripeto che non si deve per forza essere bravi nella materia, ma l’importante è avere passione, in quanto si ha sempre tempo per migliorare!


Ringraziamo Alberto per il suo tempo e speriamo che questa intervista, come anche le prossime che verranno, vi risulti utile e interessante. 

 

Leonardo Briano, 5B scientifico.

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