Lingue a Genova




 


ALICE: Ciao Elena! Mi presento, sono Alice e frequento il terzo anno del liceo linguistico. Vista la situazione attuale, purtroppo per gli studenti degli ultimi anni è difficile riuscire a fare esperienza dell'orientamento universitario in modo diretto... Perciò abbiamo organizzato una mini-intervista a voi, ormai ex-liceali, per dare una mano ai futuri universitari!

Innanzitutto, che facoltà frequenti e dove?

ELENA: Ciao! Bellissima iniziativa! Dunque, io frequento la facoltà di Lingue, Letterature e Culture moderne a Genova. Le lingue che studio sono lo spagnolo e l'inglese: posso dire che quella di Genova è una facoltà molto quotata e mi trovo davvero bene.

ALICE: Ottimo! Hai dovuto sostenere degli esami particolari per entrare?

ELENA: L'ingresso alla mia facoltà funziona in questo modo: per chi vuole, come me, intraprendere lo studio dell'inglese c'è un test iniziale (equivalente al B1) che attesta la tua conoscenza della lingua. Chi ha già in mano un diploma PET o FIRST non dovrà sostenere l'esame: se, invece, questo test non si passa, non sarà possibile studiare inglese.Per quanto riguarda altre lingue, invece, si parte da zero e l'ingresso è libero. 

Inoltre c'è un mini-test che attesta le tue competenze linguistiche dell'italiano, che tratta di grammatica, analisi logica etc..  Certo, se non si passa lo si può ridare, però funziona da "campanellino d'allarme" per chi non riesce a superarlo: se non comprendi bene ciò che ti viene proposto, allora sarà molto difficile studiare un'altra lingua.

Le basi che mi ha dato il liceo linguistico sono molto buone, diciamo che non ho sentito un grande distacco nel mio primo anno da universitaria.

ALICE: Come mai hai deciso di studiare lingue?

ELENA: Allora, inizialmente ero molto indecisa: avevo tante idee in testa, ma poi mi sono detta : "Perché buttare via 5 anni di liceo linguistico?". Le lingue mi piacciono molto, così come amo viaggiare, quindi ho deciso di prendere questa strada.

ALICE: E se invece un ragazzo o una ragazza che hanno frequentato un altro tipo di scuola decidono, poi, di studiare lingue?

ELENA: Conosco molte persone che studiano nella mia facoltà nonostante abbiano frequentato un altro tipo di scuola superiore, e posso dire che ce la si fa benissimo! Ovviamente chi esce da un liceo linguistico, se l'ha fatto bene, è un po' più avvantaggiato!

ALICE: Sempre riguardo al passaggio da liceo a università, come ti sei sentita nei primi giorni? Sei riuscita ad ambientarti bene o ci sono state delle difficoltà?

ELENA: Solo nelle prime due settimane sono rimasta un po' spiazzata: mi aspettavo uno studio della lingua completamente diverso. Poi ho capito, però, che per imparare a fondo ciò che studio sono utilissime le materie che sto affrontando, ovvero fonetica e altri studi improntati sulla tecnica. Ma non è tutto: nella mia facoltà si studia anche la letteratura, storia contemporanea, glottologia e altre materie che ritengo super interessanti e coinvolgenti!

Se uno studente ha la passione per la letteratura di una lingua e per la lingua stessa, allora questa è l'università che fa per lui,  altrimenti meglio lasciar perdere! 

L'inglese, lo spagnolo, il francese vengono studiati in modo completamente diverso rispetto al liceo, in modo molto più approfondito.

Dopo le prime settimane, comunque, ho trovato un ambiente fantastico, con professori molto disponibili e amici con i quali ho legato molto. Ovvio, i primi tempi sentivo davvero la mancanza del liceo, del suo ambiente e del forte legame con gli insegnanti, ma ora sono sicura della strada che ho scelto e non tornerei indietro!

ALICE: E se dovessi convincere qualcuno a studiare nella tua facoltà, quali sarebbero i pro? E i contro, invece?

ELENA: Bene: inizio da i pro, perché i contro sono davvero pochi. Innanzitutto, le materie che si studiano sono parecchio coinvolgenti, come ho già detto; gli insegnanti ti fanno veramente appassionare a ciò che studi.

 Anche per questo periodo di scuola online mi sono sempre trovata bene, con un lavoro molto ben organizzato (per esempio, noi studenti abbiamo il pacchetto Microsoft in omaggio). Inoltre nella mia università ci sono biblioteche super accoglienti, volumi da confrontare. Insomma, ho sempre trovato un bell'ambiente!

I contro sono pochi: l'unico elemento "negativo" è che non si ha lo stesso rapporto che si ha con i professori del liceo; per il resto i docenti universitari sono sempre stati disponibili. Se, per esempio, a lezione non si capisce qualcosa, basta alzare la mano e l'argomento viene rispiegato tranquillamente. 

Ecco, forse il sito universitario non è di grande aiuto per i "primini", ma io ho chiesto una mano a ragazzi del secondo anno che si sono dimostrati disponibili, come anche la segreteria, alla quale puoi scrivere o telefonare per eventuali dubbi.

Esistono anche i tutorati, ovvero delle attività di ripasso intraprese spesso da ragazzi che frequentano la magistrale, nelle quali puoi essere aiutato in determinate materia.

ALICE: Riprendendo l'argomento "liceo VS università", quali sono le principali differenze tra i due gradi di istruzione?

ELENA: Come ho detto, una grande differenza è il rapporto che si ha con l'insegnante. 

Qui non non ci sono le interrogazioni, ma gli esami: la mole di lavoro da studiare è nettamente superiore rispetto a quella del liceo, però non si ha l'impegno di prepararsi per il giorno dopo, c'è molta più libertà nell'organizzazione del lavoro (anche se consiglio di studiare sempre volta per volta!). Nonostante questi grandi libri possano spaventarci, il nostro liceo dà una buona preparazione; io, personalmente, non ho sentito un grande distacco.

Per quel poco che ho vissuto nell'ambiente universitario, ho fatto amicizia con tante persone e ogni tanto ci sentiamo!

ALICE: Vero, purtroppo hai potuto vivere poco la tua vita universitaria. Avevi un appartamento a Genova? Se sì, com'è vivere da soli in una città come quella?

ELENA: Sì! Per tre mesi ho vissuto con tre amiche e l'esperienza è stata davvero bella: ti senti molto più indipendente, è stupendo tornare a casa e ritrovare le tue amiche, cucinare insieme, ridere e scherzare. Inoltre a Genova mi sono trovata benissimo, è sicuramente una città per studenti: infatti, ci sono molti servizi per gli universitari (come sconti nei musei, per esempio).

Non c'è dubbio che vivere nella città in cui studi sia nettamente più comodo e meno stressante rispetto ad essere un pendolare, quindi lo consiglio.

ALICE: Elena, tu studi lingue, immagino ti piaccia viaggiare...

ELENA: Esatto!

ALICE: ...ecco: hai intenzione di frequentare dei periodi di studio all'estero? Se sì, dove ti piacerebbe andare?

ELENA: Sicuramente, mi piacerebbe fare l'Erasmus e, se fosse possibile, sarebbe stupendo andare in Spagna. La meta si può scegliere solo con una determinata media di voti, ma non è obbligatorio, per la mia facoltà, passare un periodo all'estero. Lo è, invece, per la facoltà di Teorie e Tecniche per la Mediazione Interlinguistica.

ALICE: Secondo te, studiare lingue è utile al giorno d'oggi?

ELENA: Assolutamente. Il fatto di studiare lingue apre molte strade, non si studia solo letteratura: si esce dall'università più che preparati. Comunque, se al termine della triennale si scopre che la propria vocazione non è quella dell'insegnamento, c'è sempre la magistrale, dove si può continuare con la propria scelta o buttarsi in un altro tipo di carriera (traduzione oppure turismo). 

Chi studia lingue è molto agevolato.

ALICE: E tu cosa vorresti fare dopo l'università? Che tipo di percorso lavorativo ti piacerebbe intraprendere?

ELENA: A me piacerebbe molto insegnare, se fosse possibile spagnolo; vivendo a stretto contatto con il mondo accademico, mi sono molto appassionata a questo ambiente, alle materie che studio, e, anche se la strada è molto lunga, non mi dispiacerebbe intraprendere un percorso di tipo universitario: mi vedrei molto a lavorare in questo ambito, se dovessi scegliere.

ALICE: Wow! Sai, pure a me piacerebbe particolarmente. Ci siamo proprio trovate! Ora ti faccio un'ultima domanda: quando ancora eri una liceale, ti è stato utile il percorso di orientamento? Cosa consigli a chi ancora si trova indeciso?

ELENA: Sì, sicuramente l'orientamento mi è stato d'aiuto: il liceo ha sempre fatto belle iniziative, d'altronde è normale, perché queste sono scelte importanti. Io ho sempre frequentato attività orientative e, se posso dare un consiglio, mi ha aiutata molto vedere il materiale di studio degli studenti universitari, quindi libri, quaderni. Gli open -day sono davvero importanti!


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