"Non guardare in alto" o "è solo un'influenza"?
Non guardare in alto o è solo un'influenza? '
Il recente film di Adam McKay "Don't Look Up", una vera e propria dark comedy apocalittica, ha suscitato in molti critici riflessioni profonde: effetivamente, sebbene buona parte della commedia vi abbia strappato (o vi strapperà) una risata, i messaggi che il regista vuole mandare sono ben altri.
Per comprendere meglio, racconterò la trama.
Una studentessa di astronomia, Kate Dibiasky, scopre una nuova cometa e lo riferisce immediatamente al suo professore, Randall Mindy. Dopo svariati calcoli, però, si scopre che questa cometa è in rotta di collisione verso il pianeta Terra.
Il film si incentra sul vano tentativo dei due scienziati di far capire al mondo quanto questo avvenimento sia pericoloso, chiedendo disperatamente di intervenire ai capi dello Stato.
L'indifferenza di questi ultimi, che prendono sotto gamba e ironicamente il grande pericolo, ci ricorda molto i primi atteggiamenti verso il Coronavirus.
Il duo formato da Meryl Streep e Jonah Hill, rispettivamente la presidentessa degli Stati Uniti e il figlio, rappresenta un'evidente parodia alla figura dell'ex presidente Donald Trump.
"Non abbiate paura", diceva, infatti, il capo di stato americano. "Impariamo a conviverci, come con l'influenza", continua: affermazioni che rimandano al "non guardate in alto" del film.
Una folla di cittadini che incita a non credere alle "assurdità" degli scienziati Kate e Randall ci rimanda alle immagini delle proteste negazioniste.
Obiettivo del regista è dunque quello di farci riflettere sulla realtà che ci circonda, troppe volte amara, inevitabilmente influenzata e contaminata dal sistema mediatico.
E adesso, corri a guardalo!
Commenti