Solo impressioni o ARTE?

 L’impressionismo, un movimento artistico Ottocentesco, come la maggior parte delle

nuove correnti artistiche, ha provocato numerosi scandali e sdegni poiché seguiva

schemi del tutto nuovi. Essi, infatti, ritenevano le ferree regole imposte dalla cultura

accademica dell’epoca antiquate poiché credevano fosse scorretto porre freni alla

creatività.

Letteralmente il termine “Impressionismo” deriva

da un’osservazione del critico Louis Leroy al

quadro di Claude Monet “Impression Soleil

Levant”. Il critico non apprezzando l'opera, gli

diede questo appellativo negativo giacché gli

dava un senso di incompiutezza.



I nuovi artisti, dopo aver provocato numerosi

rifiuti dai critici del Salon, decisero di

organizzare loro mostre indipendenti, lontano da

ogni critica, poiché incompresi…

Il vero e proprio padre dell’impressionismo fu

Édouard Manet, il quale però si tenne ben

lontano dalle varie mostre.

Nella penisola italiana invece, l’impressionismo ebbe

l’occasione di mostrarsi in tutte le sue forme durante

la mostra della Promotrice Fiorentina del 1878. La

Promotrice fu una società fondata nel periodo

Ottocentesco, che si poneva e si pone tuttora - sotto

l’appellativo di Belle Arti - gli obiettivi di divulgare e

proteggere le opere dei vari pittori italiani attraverso

regolari mostre. Questa fu indispensabile per la

diffusione dell’arte impressionista e non solo, ad

esempio anche per quanto riguarda l’arte dei

macchiaioli.

L’artista impressionista italiano più apprezzato fu Federico Zandomeneghi , il quale privilegiava le figure

femminili.

Il pittore, nonostante il fatto che il proprio padre e il

proprio nonno fossero scultori, manifestò il proprio interesse per la pittura,

allontanandosi dallo stile dei suoi avi. Conclusi gli studi a Milano, il pittore veneziano

entrò a contatto con gli artisti del Caffè di Michelangelo - i Macchiaioli- che

influenzarono il suo stile, tanto da attribuirgliene uno proprio.

La sua arte lo portò a viaggiare in molte città italiane e successivamente a Parigi

dove conobbe Degas e Renoir, stringendo con questi una forte amicizia, tanto da

poter essere considerato uno degli artisti più importanti di questo periodo.

Pur non avendo riscontrato il successo e l’apprezzamento che si sarebbe dovuto

meritare al tempo, l’Impressionismo resta una delle correnti artistiche più

rivoluzionarie che ci siano state nella storia dell’arte, portando un nuovo modo di concepire la pittura. L'impressionismo, infatti, suscita emozioni diverse e differenti

considerazioni, mostrando la varietà dei gusti umani.

Awa Ndiaye e Carola Silvia Viglietti, 4B

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