Sul bullismo

Dennis Bobeica 3^B

Il bullismo è una forma di comportamento violenta attuata da bambini e ragazzi nei confronti dei loro coetanei. Si manifesta con atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessa da un soggetto “forte”, il bullo, su un “debole”, la vittima in modo intenzionale e ripetuto nel tempo. Ma le cause di questo fenomeno da dove si possono derivare?


La causa principale è l’assenza di una figura di riferimento per gli alunni. Infatti alle elementari come dice la psicologa Francescato, nell’articolo pubblicato sull’Unità il 4 febbraio 2007, c’è una carenza di insegnati maschi che sappiano quindi contenere i ragazzi, inoltre i bulli sono coloro che hanno voti bassi, spesso bocciati, quindi il bullismo si può associare al fallimento scolastico. 


Comunque in Italia, da un inchiesta pubblicata sulla “Repubblica”, dossier il bullismo, il 20 novembre 2010, emerge che sono più i ragazzi, 77%, delle ragazze, 68%, ad assistere ad atti di bullismo; ma ormai non c’è una grande differenza, anche se il bullismo femminile più psicologico non è certo meno dannoso.


Inoltre l’81% dei ragazzi come riporta, sempre la Repubblica in questo articolo, sostiene di adottare comportamenti scorretti, al fine di dimostrare coraggio e di sentirsi grande, anche se l’87% è pienamente consapevole che azioni come fumare, spinelli, guidare senza patente, rubare ... sono pericolose il 62% li assume apposta.


Il 75% degli alunni sebbene dichiari che è giusto cercare aiuto in un adulto, ammette anche il 53% che si farebbe giustizia da solo. Quindi il 24% considera “fifone” o “spione” chi cerca aiuto in terze persone.
 Un'altra causa del bullismo riportata dal “giornale” il 15 novembre 2007 è quella di genitori timorosi che eccedono in permissivismo, che sono pedofobi, cioè hanno paura dei bambini, di subire attacchi verbali o fisici da parte dei figli “padroni”. Quindi anziché rimproverare i bambini e correggere i loro comportamenti sbagliati, i genitori preferiscono soddisfare i loro capricci e le loro richieste.


Ancora altri genitori indifferenti ai figli o semplicemente perché non hanno tempo da passare con loro, eccedono comprandogli regali pensando di colmare bisogni affettivi, ma senza rendersene conto crescono in questo modo ragazzi egoisti e viziati.


Infine è importante correggere e reagire contro l’atteggiamento dei bulli per debellare questo problema che affligge da troppo tempo i ragazzi, ma prima di tutto bisogna iniziare correggendo l’istruzione che danno i genitori ai figli.

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