Giovani al tempo del Corona virus

 

Edoardo Bacino 3^B

Un quadro critico quello che emerge dagli studenti delle scuole superiori, che fa suonare un campanello d’allarme sul rischio dispersione scolastica.

Dai dati raccolti, si stima infatti che circa 34mila studenti delle scuole superiori, a causa delle assenze prolungate, rischiano di alimentare il fenomeno dell’abbandono scolastico. Con l’impoverimento delle famiglie, poi, per molti lasciare la scuola significa divenire facile preda di sfruttamento lavorativo.

Il 28% degli intervistati afferma che dal lockdown di primavera c’è almeno un

 proprio compagno di classe che ha smesso completamente di frequentare le lezioni. Il 7% afferma che i compagni di scuola “dispersi” a partire dal lockdown sono tre o più di tre. Il 35% ritiene che la propria preparazione scolastica sia peggiorata. Uno su 4 deve recuperare diverse materie. Per il 38% degli adolescenti la didattica a distanza è stata un’esperienza negativa. In generale la principale difficoltà è rappresentata dalla fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online e dai problemi tecnici dovuti alla connessione internet/copertura di rete propria o dei docenti. Guardando alle dotazioni dei ragazzi, quasi il 18% dichiara di aver a disposizione un dispositivo condiviso con altri e l’8% si trova a frequentare le lezioni in una stanza con altre persone.

Quello passato è stato un “anno sprecato” per il 46% degli adolescenti che, però, costretti a vivere in un mondo di incontri solo virtuali, hanno riscoperto il valore della relazione “dal vivo” con i coetanei. L’85% dei ragazzi intervistati afferma di aver capito quanto sia importante uscire con gli amici, andare fuori e relazionarsi “in presenza”.

Stanchezza, incertezza e preoccupazione sono i principali stati d’animo che ragazze e ragazzi hanno dichiarato di vivere in questo periodo. E guardando al futuro, solo il 26% pensa che “tornerà tutto come prima” e la stessa percentuale ritiene che “continueremo ad avere paura”, mentre il 43% ritiene che anche dopo il vaccino, “staremo insieme in modo diverso, più online”.

Riguardo a ciò che ci potrebbe offrire il futuro siamo indecisi, il futuro per ora viene visto incerto e fa quasi “paura”.

Ci si sente smarriti, soli tra tanti, con poche aspettative e scarso ottimismo...e tanto bisogno di aiuto e comprensione... sembriamo grandi ma non ancora abbastanza da essere definiti adulti, spettatori di un mondo che non riusciamo più a sentire nostro o non sentiamo di farne parte attiva.


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