Il cane, migliore amico o peggiore nemico dell’uomo?

 Alice Bolognese 5^D

Ognuno ha le proprie opinioni riguardo agli animali domestici: c’è chi pensa che il gerbillo sia il migliore animale del mondo, chi sa che la compagnia degli alpaca è la preferibile a quella dei serpenti, chi sostiene che la gallina sia molto affettuosa, e chi è convinto che sia inutile avere degli animali domestici quando si hanno dei figli che già soddisfano ogni necessità in fatto di bestioline fastidiose.

Ognuno ha i propri gusti ed è giusto così.

Ma i cani? Cosa pensa la gente dei cani?

Beh, naturalmente tutti adorano i cani: non si può fare a meno di amare quelle pelose creature che sbavano ad ogni ora del giorno e della notte. Ci sono persone a cui non piacciono i cani? La risposta degli amanti dei cani è categorica: assolutamente no, tutti adorano i cani, di qualsiasi tipo e razza, nessuno può fare a meno di amarli. Ovviamente non è proprio così: ci sono delle persone che non apprezzano la compagnia dei cani o, più generalmente, degli animali. Dato che questi pochi superstiti alla malattia amiamo-i-cani non fanno sempre notare, per pura buon’educazione, ai proprietari dei cani che le attenzioni della loro bestiola non sono gradite, la gente si convince che non ci sia nulla di male nel lasciare il loro animaletto scodinzolante vagare libero.

Il problema è che, spesso, suddetto animaletto potrebbe infastidire le persone a cui non va a genio la costante presenza di un cane. Inoltre, può capitare che il cane sia maleducato: abbaia in continuazione a forme di vita inesistenti con il suo latrato spaccatimpani, ti salta addosso con le zampe sporche dopo aver camminato su qualsiasi schifezza, ti lecca la faccia dopo aver leccato il didietro di un altro cane e, come se non bastasse, rimane con la faccia da angioletto come se volesse prendersi gioco di te dopo tutte le sue malefatte. In tutto questo, spessissimo il padrone non dice una parola o, peggio ancora, rincara la dose dicendo: “Ma non è un amore?” con un tono innamorato che non utilizza nemmeno con la moglie o il marito.

Già, proprio un amore...

Inoltre, non posso fare a meno di notare che c’è un leggero senso di schiavitù nei confronti dei cani. Effettivamente moltissime persone trattano il proprio cane meglio di come trattano le altre persone: spesso mi è capitato di vedere una persona antipatica sciogliersi come ghiaccio al sole dopo aver incontrato lo sguardo incantatore di un barboncino. Anche solo il fatto che il padrone del cane sia costretto a portarlo a fare una passeggiata almeno tre volte al giorno con qualsiasi temperatura è già una forma di schiavitù di per sé, ma, pensandoci bene, sono condizioni che si accettano nel momento in cui si decide di prendere un cane. Non importa quale sia la malefatta combinata dall’animale, dal mangiare il tacchino preparato dall’umano per la cena di Natale al distruggere completamente il divano, basta guardarlo un momento negli occhi ed è tutto perdonato.

Un problema invece ricorrente sono gli escrementi puzzolenti e spesso mollicci lasciati a loro stessi davanti al portone di casa (o da qualsiasi altra parte). Questi amorevoli regalini sono certamente stati prodotti dai cani ma di chi è la colpa se per sbaglio ne pestiamo uno (cosa che, chissà come mai, avviene quasi sempre quando si è in ritardo per un appuntamento importante)? La colpa non è certo del cane che si è dimenticato di raccoglierla, ma è del padrone che non ha abbastanza rispetto degli altri da prendere un sacchettino che gli permetterà di raccogliere l’escremento e gettarlo via senza nemmeno doversi sporcare le mani. Ma quelli che personalmente preferisco in assoluto sono quelli che raccolgono la cacca del loro cane con l’apposito sacchetto (e fin qui, tutto bene) e poi lasciano il sacchetto (contenente l’escremento) per terra.

La domanda che mi pongo è: ti costava tanto buttarla nel cestino? Perché oltre a lasciare sul marciapiede un’adorabile ricordino marrone, questi geni del male inquinano anche dato che la cacca si decompone in poco tempo mentre la plastica del sacchetto ci impiegherà tra i cento e i mille anni a decomporsi. Quindi complimenti, hai commesso un doppio reato: uno contro la popolazione che sarà costretta a vedere il sacchetto contenente un liquido marroncino non meglio identificato, e uno contro la natura perché avrà un sacchetto di plastica in più da dover smaltire.

In ogni caso, ci sono moltissimi casi in cui un cane può fare la differenza tra la solitudine (e quindi la tristezza) e la felicità. Moltissime volte è capitato che gli anziani si sentissero più contenti con un cane al loro fianco. Non per altro è stata inventata la “pet therapy”, che consiste nel curare le persone mettendole accanto ad un animale. Per non parlare di tutti i cani poliziotto che possono salvarti la vita in caso di bisogno. Un cane è capace di farti sorridere dopo una brutta giornata al lavoro, può venire a consolarti con i suoi enormi occhi ipnotizzanti se sente che sei triste, può essere di grande compagnia, sarebbe disposto a buttarsi da un burrone per te; può essere il tuo migliore amico, il tuo compagno di giochi e molto altro ancora.

Un cane può essere tutto ciò che vuoi che lui sia perché lui è felice solo se lo sei anche tu.

In conclusione, ognuno ha le proprie opinioni, però un cane può davvero stravolgerti la vita, se in positivo o in negativo, sta a te scegliere. Però c’è una cosa da non fare in presenza di un cane: mai, e sottolineo mai, guardarli negli occhi. Barboncino, bulldog, labrador, pastore tedesco, golden retriever, chihuahua, carlino, non importa quale sia la razza, una volta che li guardi negli occhi sei fregato: non potrai fare a meno di innamorartene e essere il loro schiavo finché morte non vi separi.

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