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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Il Miglio Verde

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"Il miglio verde” é un film del 1999 prodotto, scritto e diretto da Frank Darabont. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Stephen King, scrittore che tutti ricordiamo per il suo celebre "It" di cui ognuno di noi ha sentito parlare magari anche per via dei due film usciti recentemente al cinema. “Il miglio verde” è ambientato nella prigione di Cold Mountain, in particolare nel "braccio della morte”, ovvero dove venivano tenuti i prigionieri prossimi a essere mandati a morte sulla sedia elettrica. Il narratore é Paul Edgecombe, uno delle guardie carcerarie, che racconta di come l'incontro con John Coffey, uno dei prigionieri, gli abbia cambiato per sempre la vita. Coffey infatti pur esendo un uomo alto circa due metri e di corporatura molto robusta dimostra atteggiamenti molto dolci e a tratti infantili. Soprattutto questa sensbilità di Coffey é il tema trattato nel film che porta maggiormente a riflettere. Infatti egli ammette di soffrire per via di tutto

Alla ricerca dell’amore

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L’amore... un secondo per pronunciarlo, mille emozioni per descriverlo e una vita per viverlo. Al giorno d’oggi, relazionarsi con altre persone imbattendosi nel discorso sull’amore non è semplice; per paura di parlarne ma principalmente perché esso non è altro che un insieme infinito di sensazioni, per lo più soggettive; che spesso anche al solo pensiero di esporle a qualcuno, involontariamente ci mette in discussione con noi stessi e con chi ci mettiamo a nudo.  Io penso che l’amore, come forma in se, abbia perso il valore agli occhi di molti. Non è più come quello di una volta, dove le dimostrazioni non erano mai abbastanza e le piccole attenzioni valevano più di mille parole; spesso sento parlarne e mi accorgo che viene sottovalutato e trattato con superficialità. Viene visto come un qualcosa  che pensano di provare sempre tutti e allo stesso modo, ma non è cosi.  È vero che abbiamo bisogno dell’amore nella nostra vita, ma fin quando non si prova sulla propria pelle, tutto quello ch

QUANDO SIAMO DIVENTATI GRANDI?

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QUANDO SIAMO DIVENTATI GRANDI? Mi capita spesso, soprattutto quando devo andare in posta da sola, di rendermi conto di essere diventata grande. Ci credete che la mia carta di credito è intestata a me? Sì, lo so, fantastico. Però lo avete mai chiamato il dottore? "Sì mi dica, qual è il problema?". Vuoto. "Mamma, che cosa gli devo dire?". Come se non fossimo noi a stare male, ma il bambino che abbiamo ancora dentro. Ma io quando sono diventata grande? Anzi, la questione è un'altra. Io non sono grande. Per il mondo, sì, certamente. Posso votare, posso guidare, posso addirittura firmare le mie giustificazioni a scuola. Posso lavorare! Tuttavia, non me la sento ancora, io, di pensare da grande. Ci sono giornate lunghissime, noiosissime, pesantissime. Tipo quando devi andare in posta, di nuovo. Magari anche di sabato, al mattino. Ci sono parole difficilissime su quelle quaranta pagine che devo studiare per domani, non posso colorare nemmeno una scheda, perché non bast