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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

MARE FUORI (2020-)

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                                              Cosa accomuna un ricco sedicenne di Milano, con un talento innato per il pianoforte e un brillante futuro assicurato, e un giovane napoletano proveniente da una famiglia camorrista dalla quale ha tutta l’intenzione di scappare? È questa la domanda a cui vuole rispondere Mare Fuori , il fenomeno mediatico del momento, la serie più chiacchierata dei social e sulla bocca di tutti i giovani. Nata come fiction Rai durante la pandemia, Mare Fuori conosce il suo grande successo solo dopo l’acquisto da parte di Netflix e ora, con la terza stagione in uscita, conta ascolti record mai visti prima. Ma di cosa parla Mare Fuori ? Filippo Ferrari, ricco adolescente milanese figlio di papà, è tutto ciò che a Napoli si direbbe un “ chiattillo ”: giovane ricco di famiglia che ostenta senza pudore il suo status economico e sociale. Filippo non avrebbe motivo di conoscere questo termine e di sicuro non potrebbe immaginare che lo stesso dive

Esseri umani

Siamo esseri umani, e come tali siamo fragili e sensibili. È normale piangere anche senza motivo perché spesso, quando ci sciogliamo in lacrime all’improvviso, significa che piangiamo per tante cose tutte assieme. È normale avere periodi in cui tutto ci sembra inutile e vuoto. È normale crollare e rompersi in mille pezzi. È normale sanguinare e non riuscire a guarire subito. È normale credere di essere soli e sentirsi sbagliati. È normale perché essendo umani spesso fraintendiamo o veniamo fraintesi dagli altri, perché litighiamo e facciamo tanti errori. Talvolta, nel corso della nostra vita, possiamo sentirci un fallimento, possiamo sentirci in un altro universo, possiamo sentirci invisibili.  Ma il tempo passa e le cose cambiano. Il buono cederà il posto alla luce, e dopo tutta la tempesta il cielo ti sembrerà di un azzurro tale da farti venire voglia di uscire e viaggiare senza una meta. Dopo le incomprensioni avrai voglia di abbracciare i tuoi amici con più forza. Dopo ogni addio,

CHI VUOLE VIVERE COME GATSBY?

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  Quando vidi per la prima volta l'adattamento cinematografico de Il grande Gatsby , ne rimasi così tanto affascinata, scossa ed intenerita che decisi di farne un'ideale di vita per i successivi anni. Non molto tempo dopo mi resi conto di un'amara verità: non ero un ricca ereditiera americana, e non vivevo in un abbiente quartiere di New York. La bella Daisy, la misteriosa Jordan, e poi lui: Jay Gatsby, un uomo che, per la sua apparentemente dolce amata, ha costruito quello che a me piace chiamare "il castello delle illusioni". Qualche anno dopo, decisi di cimentarmi nella lettura del romanzo di Francis Scott Fitzgerald che ha dato vita, 88 anni prima, a quel paradiso estetico del cinema. Solo con una maturità un pochino più allenata sono riuscita a comprendere, almeno in parte, la triste oscurità celata dietro a quel vivace luccichio.  Le vicende, raccontate in prima persona da uno dei personaggi, Nick Carraway, prendono forma nella New York degli anni '20, i

The climb

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Have you ever felt like you're stuck between what's left behind and what's in front of you? You're in the middle of something: of a process, of a healing, of a forgiveness. It feels like climbing a mountain. But then all of a sudden you feel how your knees are getting weak, how your arms are getting tired. You look down and you don't wanna fall, but if you look up it seems impossible to manage. If you ever felt the pain of being in this position, I can feel you. We look down, at all the pain we've been through, we look at how many people did us wrong, at how many people we did wrong, the moments where we cried ‘till there was no tear left. to fall. We look down and our knees start to shake and in this moments of weakness our mind is tries to tell us we can't make it to the top. But what's worse? falling down to the exact same place you've been before? The place where all your dreams die again? Back to all the hurt? Back to letting people control your