BeReal, quando l'autenticità diventa social



Ormai da mesi spopola tra i giovani un nuovo social che esorta alla verità e autenticità fin dal suo nome: BeReal.

Il social, creato da Alexis Barreyat nel 2020, consiste nel pubblicare giornalmente all'arrivo di una notifica contemporanea per tutti gli utenti una foto scattata con la fotocamera esterna e un'altra con quella interna, per mostrare ai propri amici cosa si sta facendo in quel momento.

Chi di noi non ha mai scattato trenta fotografie prima di sceglierne una, modificarla con filtri, musica e testi per poi pubblicarla? Penso che la risposta sia chiara a tutti ed è quasi preoccupante quanto ogni foto pubblicata possa essere manipolata e modificata dal creatore, rendendo il prodotto finale completamente finto e controllato. 

Ecco, questo non è possibile su BeReal, infatti lo stesso ideatore e realizzatore dell'app definisce questo nuovo social "Incontrollabile", perché è effettivamente così: alle fotografie pubblicate non è possibile aggiungere filtri, non c'è pubblicità, non ci sono like e nemmeno follower ma solo amici, commenti, reazioni e autenticità.

Forse è proprio questo di cui inizia ad aver bisogno la nostra generazione: un mondo più vero che, dopo il sopravvento dei social media, sembra impossibile raggiungere.

Le immagini e i video che vediamo scorrere sui nostri profili Instagram, TikTok, Facebook e così via fino a poco tempo fa non mostravano sempre la verità, ma credo che qualcosa sia cambiato.

Da dopo la pandemia degli ultimi anni, nel primo anno della quale eravamo tutti relegati in casa, gli utenti dei social hanno iniziato a mostrare la vita all'interno delle proprie mura domestiche che per forza di cose era limitata e costringeva gli influencer a mostrare quella normalità che fino a poco tempo prima era facile nascondere ma che in quel momento non era assolutamente possibile. 

Le persone hanno iniziato a cercare nei loro nuovi modelli di riferimento qualcuno di simile a loro che, anche se sembrava fino a poco tempo prima vivere un'esistenza perfetta, ha dimostrato che non è sempre così e che è naturale che non lo sia. 

Il pubblico dei social sembrava e sembra tutt'ora avere effettivamente bisogno di vedere la realtà che sta dietro alle belle foto, i bei viaggi e le belle cose che sembrano essere l'unica realtà propria di quelle persone: i volti assonnati delle influencer appena sveglie, i loro momenti di debolezza e in generale quelle imperfezioni che ci rendono umani, quei momenti in cui ciascuno di noi è tutt'altro che bello, perfetto ed elegantemente vestito.









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