L'evento


Nel 2022 la scrittrice francese Annie Ernaux ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale». Ernaux è infatti celebre per l’utilizzo della memoria personale al fine di svolgere un’importante indagine sociale, creando perciò nelle sue narrazioni una forma di memoria collettiva. Da quando ha esordito negli anni Settanta con il romanzo Gli armadi vuoti, la scrittrice francese ha sempre affermato di attribuire alla sua scrittura la «funzione di strumento di conoscenza della memoria, e dunque del reale». 

Romanzo simbolo dell’opera di Ernaux, ma anche della cultura femminista e della storia del XX secolo, è L’evento, scritto nel 2000. Similmente agli altri suoi romanzi, l’autrice tenta anche in questo caso di ricostruire sotto forma di narrazione parte fondamentale del suo vissuto in modo spietato e veritiero. Ne L’evento, infatti, Ernaux scrive delle vie clandestine che ha dovuto percorrere nel 1963 – anno in cui l’aborto era illegale – per interrompere una gravidanza, l’evento cui fa riferimento il titolo. Dunque, attingendo ai diari e ai ricordi dell’epoca, l’autrice racconta di un capitolo intimo e fondamentale della sua vita, di un periodo in cui, pur essendosi confidata con certi suoi coetanei, nessuno ha mai condiviso la sua scelta. Ernaux deve così agire illegalmente e da sola, affidandosi alle mammane e rischiando la vita. 

All’interno delle sue opere, Ernaux non dà importanza alla “bella pagina”: non cerca, infatti, di elaborare una prosa lirica, ma piuttosto cerca una narrazione precisa, reale, cruda. Con uno stile «piatto come la lama di un coltello» – lei stessa afferma ciò nel suo romanzo Il posto – la scrittrice taglia il reale e lo inserisce nella sua prosa per raccontare non solo la sua storia, ma anche quella di tutte le altre donne che hanno avuto a che fare con società antiabortiste e che, quindi, hanno vissuto il medesimo “evento”. 

In un’epoca che vede l’abrogazione di leggi che salvaguardano diritti importanti, il romanzo di Annie Ernaux diventa più attuale che mai.

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