Io prima di te

 


"Io prima di te"

Se leggendo queste quattro semplici parole e osservando la copertina avete pensato ad una banale storia sdolcinata, dovrete ricredervi: le apparenze spesso ingannano. Il libro di Jojo Moyes da cui è tratto questo film contiene qualcosa di molto più profondo. Sicuramente però il legame fra Louisa Clark e Will Trainor non si limiterà ad essere né quello fra datore di lavoro e impiegata, né quello di due amici. 
In poco meno di due ore potrete immedesimarvi in una figlia disposta a tutto pur di aiutare economicamente la famiglia, in una giovane che non si aspettava di diventare madre così presto, in un nonno affettuoso o in un fidanzato disattento. Vedrete una madre straziata dal dolore provato dal figlio, genitori pronti a sostenere quest'ultimo in tutto e per tutto, anche in un cammino verso la morte, pur di saperlo sereno. 
Perché il destino è stato maligno con Will Trainor, 31 anni, uomo felice e realizzato, finché una moto in un attimo gli porta via tutto, investendolo e costringendolo paralizzato sulla sedia a rotelle. Non c'è alcuna speranza di miglioramento. Will tenta il suicidio, e il suo non è un richiamo di aiuto, è invece un desiderio profondo e radicato. Salvatosi, i suoi genitori ottengono sei mesi di tempo prima che lui si rivolga a una clinica in Svizzera per il suicidio assistito.

"Non si può cambiare la natura delle persone."
"E allora uno cosa fa?"
"Le ama..."

Louisa, assunta dai Trainor, imparerà a conoscerlo, a capirlo, e infine ad amarlo. Ma per quanto anche Will ami l'eccentrica e allegra "Lou",  niente e nessuno potrà salvarlo dalla sua condizione, perché alcuni ricordi possono solo rimanere tali. Perché l'amore, in fondo, non vince su tutto. E nonostante il dolore, Lou sa che prima di Will tutto era diverso. Lui ha ampliato i suoi orizzonti, e le ha fatto comprendere quanto davvero la vita sia speciale, quanto debba essere sfruttata fino in fondo, fin quando essa stessa ce lo permette.

"Vivi bene. Semplicemente, vivi."


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