Il gatto: uno spirito venuto da lontano.

Qualche tempo fa, mi sono soffermata sul contenuto di un post che diceva: "Il gatto sta con te perché ha capito che senza di lui saresti un umano randagio", parole vere, almeno per me che da sempre vivo con i gatti. Meravigliosi felini in miniatura, hanno accompagnato le mie giornate, hanno occupato prima la mia culla poi il mio letto, hanno rosicchiato le mie matite, graffiato i miei libri, scrutato con attenzione il mio mondo interiore rendendomi una persona migliore. Il gatto è un essere speciale, magnetico, quasi soprannaturale, capace di sorprenderti e mai di annoiarti. 

Vive seguendo le sue regole, chi ha un gatto, sa che non sarà mai disposto ad essere il tuo schiavo. Accusato dai suoi detrattori di essere eccessivamente indipendente, opportunista, anaffettivo, in realtà è un perfetto mix di fascino e mistero. 

Presente nella vita dell'uomo sin dall'antichità, il gatto è stato amato e venerato, odiato e ritenuto simbolo della stregoneria, protagonista di opere letterarie, citazioni e film. Lui è un attore nato, lo vedi aggirarsi con disinvoltura per il mondo, buffo, tenero, arruffato, curioso, adirato, fiero, giocoso…


Il gatto è sinonimo di libertà, non lo puoi possedere mai, ma se ti concede il privilegio di entrare nella sua vita, ecco che diventa padrone del tuo cuore. La vera magia di questo felino in miniatura sta nei suoi occhi, intensi e indagatori: ti guarda e riempie mille silenzi, lo guardi e vedi un universo intero, mille verità e lontani segreti. Invidiabile padrone del suo tempo, in un mondo sempre più frenetico, lo trovi raggomitolato in lunghe pennichelle giornaliere dispensatrici di serenità. Chi non vive con un gatto, non può capire quanto la sua presenza faccia di una casa un felice luogo a cui tornare.

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