Joël Dicker
Non riesci ad addormentarti? Sei annoiato? O, forse, vorresti solo evadere dalla realtà. Allora prova a prendere un libro. Riga dopo riga, concedi alla tua mente di distaccarsi dal mondo esterno. Il tempo sembrerà spezzarsi, perché nella vicenda che stai leggendo gli attimi non coincidono con quelli reali. Fra quelle pagine non sentirai il peso dell’esistenza e assieme al tuo corpo si dissolveranno, momentaneamente, i tuoi problemi. Se anche a te piace il genere dei libri gialli, ho un autore da consigliarti: Joël Dicker. E’ uno scrittore svizzero, nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, città che compare spesso nei suoi libri. Inoltre, si è laureato in Diritto presso l’Università di Ginevra nel 2010. Il suo primo romanzo, “Gli ultimi giorni dei nostri padri”, ci trasporta in verità a Londra, nel 1940. Racconta la creazione della SOE (Special Operations Executive) e le relazioni tra la Resistenza e l'Inghilterra di Churchill.
Ma è più probabile che abbiate sentito parlare di “La verità sul caso Harry Quebert”. Siamo nell’ agosto 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare. Trenta anni dopo, nella villa di Harry Quebert, la polizia rinviene il corpo della giovane. Tra i due si era consumata una relazione burrascosa, anche per via della differenza d’età. Sarà Marcus Goldman, giovane scrittore di successo nel pieno di un blocco creativo, ad aiutare il suo mentore, Harry. Dal romanzo è stata tratta una mini serie nel 2018, diretta da Jean-Jacques Annaud e con Patrick Dempsey nei panni di Harry Quebert.
“Marcus, sai qual è l’unico modo per misurare quanto ami
una persona?”
“No.”
“Perderla."
“La vita è una lunga caduta, Marcus. La cosa più
importante è saper cadere.”
“Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue
ultime parole, bensì sull’effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno
precedute. All’incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne
letto l’ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un’emozione potente;
per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto,
riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente
che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che
dispiace aver finito.”
Ed è sempre Marcus Goldman il personaggio principale di “Il
libro dei Baltimore”, dove le storie della famiglia dei Goldman di
Baltimore e quella dei Goldman di Montclair si intrecciano e si separano inesorabilmente.
Con “La scomparsa di Stephanie Mailer”, Dicker si è
superato. Fra flashback e colpi di scena, scopriamo un terribile omicidio
avvenuto ad Orphea il 30 luglio 1994: il sindaco ucciso in casa insieme a sua
moglie e suo figlio e poco distante una ragazza, Meghan, uscita di casa per
fare jogging. Il caso viene risolto, ma vecchi fantasmi tornano a galla quando,
nel 2014 Jesse Rosenberg, il poliziotto che si era occupato del caso, a una
settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer.
Lei ritiene che la persona incriminata sia innocente. Pochi giorni dopo,
scompare.
Decisamente intricato è “L’enigma della camera 622”. Sulle
Alpi svizzere, all'hotel Palace de Verbier, la camera 622 non esiste,
rinominata 621 bis. Perché in quella camera si cela un delitto rimasto
irrisolto.
“La vita è un romanzo di cui già si conosce la fine: il
protagonista muore. La cosa più importante, in fondo, non è come va a finire,
ma in che modo riempiamo le pagine. Perché la vita, come un romanzo, deve
essere un’avventura. E le avventure sono le vacanze della vita.”
“Quando si vuole veramente credere a qualcosa, si vede
solo quello che si vuole vedere.”
Per chi sentiva la mancanza di Marcus Goldman e Harry
Quebert, nel 2022 è stato pubblicato il seguito “Il caso Alaska Sanders”.
Nel 1999, a Mount Pleasant il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene
trovato in riva a un lago. Dopo 11 anni dall’accaduto, a seguito di
un’inquietante lettera anonima, il caso si riapre. Ad aiutare il sergente Perry
Gahalowood c’è Marcus. Nel frattempo, Harry Quebert sembra sparito nel nulla.
Da pochissimo, marzo 2024, possiamo leggere l’ultima opera
dell’autore: “Un animale selvaggio”. Centrale questa volta non è più un
omicidio, bensì una rapina.
Buona lettura!
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