Articolo di apertura anno 24/25
Ciao a tutti e ben ritrovati oppure benvenuti se per voi questo è il primo anno tra i corridoi del nostro liceo e tra le pagine del nostro giornalino.
Siamo pronti a iniziare insieme un nuovo capitolo di questo progetto e quest'anno il filo conduttore della nostra redazione che si alternerà ad alcuni temi "liberi" scelti dai nostri "giornalisti" sarà il tema del tempo: il tempo è ovunque, nei giorni che sembrano non finire mai e in quelli che passano troppo in fretta, nei ricordi, nei sogni per il futuro, persino in quel momento perfetto in cui tutto sembra andare al suo posto.
Ma voi come vivete il tempo? Lo rincorrete o vi lasciate trasportare?
Quest'anno abbiamo deciso di affrontare questa tematica per ricordarci che il tempo ci sfugge dalle mani anche se non ce ne accorgiamo e che quindi è sempre importante sfruttarlo al meglio delle nostre possibilità: "carpe diem" direbbe qualcuno e no, non mi riferisco a Orazio, ma al professor Keating nell'Attimo Fuggente (che spero l'abbiate tutti visto). Seneca invece direbbe "omnia aliena sunt, tempus tantum nostrum est" ovvero "tutte le cose non ci appartengono, soltanto il tempo è nostro", è così davvero o Seneca è particolarmente "stoico" nel chiederci di continuo di rivendicare a noi stessi il nostro tempo? E poi, il tempo era solo ritenuto così importante nel mondo antico o lo è ancora adesso nello stesso modo? Ne abbiamo perso il conto o lo teniamo sempre ben in vista?
Non pensiamo solo al tempo delle scadenze, delle interrogazioni e delle lezioni, ma anche al tempo per crescere, per divertirci, per ballare e per cantare a squarciagola, per correre e fuggire via, anche solo per un po', dai nostri pensieri e da questo mondo di paese che, dopo quasi vent'anni, inizia a starci stretto.
Con questo non sto dicendo di scappare via dalla nostra vita da liceali ma di goderci tutto il tempo che abbiamo a disposizione per imparare, per stare insieme e anche per sbagliare, perché a volte è proprio dagli errori che nascono l'esperienze migliori.
Comunque, fortunatamente, il tempo non è solo qualcosa che ci sfugge, ma anche qualcosa che possiamo creare: un momento diventa speciale solo perché noi decidiamo di viverlo così. Allora una chiacchierata fra amici, un pomeriggio in palestra o la studiata matta all'una di notte prima dell'interrogazione assumeranno un valore diverso.
Speriamo vivamente che il giornalino possa essere un luogo in cui esplorare idee, raccontare storie e scoprire nuovi punti di vista, sia per chi scrive sia per chi (speriamo) avrà voglia di leggerci perchè, in fin dei conti, il tempo che condividiamo è il miglior regalo che possiamo farci.
La redazione.
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