Riforma costituzionale? Meglio vederci chiaro
Il prossimo 4 Dicembre il popolo italiano sarà nuovamente chiamato alle urne referendarie. Questa volta però non si tratterà di un referendum abrogativo , come nel caso del precedente referendum tenutosi in Aprile riguardo le trivellazioni in mare, bensì di un referendum confermativo costituzionale , che ha modalità di indizione e svolgimento profondamente diverse. Prima di tutto questo referendum non è una gentile concessione del governo ma una tappa semi-obbligatoria nel percorso verso la modifica della costituzione. Aggiungere il suffisso “semi” è d’obbligo in quanto, come afferma la Costituzione all’articolo 138, se la modifica è approvata dai 2/3 del parlamento essa risulta valida senza bisogno di ulteriori conferme. In questo caso però i 2/3 non sono stati raggiunti e il referendum risulta necessario. In secondo luogo...