Altolà! Identificarsi, prego.

Se, per un attimo, riuscissimo a smettere di piangere a causa di tutti gli scandali che ogni giorno (quando non è questione di ore) travolgono il nostro paese, osserveremmo un fenomeno alquanto preoccupante. Tendendo un orecchio ai filosofici discorsi dei nostri beneamati politicanti, pronunciati avvolti in aloni di magia nera e falsa speranza, non si può far altro che udire come tutte le forze politiche stiano subendo una incredibile perdita di identità. Insomma, un tempo le ideologie politiche erano divise per una metà in quella che veniva chiamata “destra”, una regione politica liberista-conservatrice e per la rimanente metà in quella chiamata “sinistra”, che al contrario si professava anticapitalista e progressista. Ma ora? Beh, al giorno d'oggi, le categorie sopra citate, almeno per quanto riguarda l'Italia, non esistono più: ognuno cerca di caratterizzarsi solo lo strettissimo necessario, in modo da ottenere una base consensuale il più larga possibile, anche se questo il più delle volte significa non schierarsi e defilarsi dai problemi reali dei cittadini. Ogni giorno si sentono sempre più frequenti ricorsi a frasi e argomenti di palese stampo populista, mirati unicamente alla conquista di voti e del tutto disinteressati della risoluzione di problemi che da anni affliggono il nostro Paese. Problemi come corruzione, mancanza di senso di appartenenza, degrado culturale, disinteresse al bene comune: insomma, come possiamo credere di uscire dalla crisi varando manovre finanziarie quando la sola evasione, nel nostro stato, muove un capitale di quasi venti miliardi di euro? In questo clima così lascivo, il pericolo più grande però è un altro. Una possibile deriva autoritaria. Non è un'ipotesi così remota, se non viene estirpata immediatamente, lo si può constatare osservando il crescente numero di partiti di ispirazione nazionalista-antisemita presente in tutti i paesi della comunità. Questo è il compito di noi giovani: dare vita a una nuova generazione che non si lasci abbagliare da queste aspirazioni alla violenza e all'odio, per scongiurare un ricorso storico che questa volta potrebbe essere molto peggiore.

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