Torino vive l'Impressionismo
Dal 2 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, il GAM di Torino ospita la mostra del
pittore francese Claude
Monet, considerato il padre dell'Impressionismo. Inoltre si ha la
possibilità di ammirare anche le opere di Pissaro e
Sisley, contemporanei di Monet.
Le
opere concesse alla galleria torinese sono più di quaranta e provengono
principalmente dal Musée
d'Orsay di
Parigi, che conserva la collezione più significativa dell'artista e i
capolavori esposti danno vita ad una rassegna straordinaria
che documenta l'intera attività del maestro.
Il percorso didattico mostra una selezione di tele che descrivono
le fasi decisive della sua ricerca pittorica: dalle opere in cui egli si
concentrò principalmente sui riflessi della luce nell'acqua ad Argenteuil,
quindi legate alla giovane età, ad opere incentrate sullo studio della resa
luminosa sulla neve, di cui un esempio tra tutti ne è La Gazza (1868). Ma ciò che rende
di eccezionale interesse la mostra, è la concessione di diverse opere mai
presentate in Italia, come un frammento del ciclo pittorico Le déjeneur sur l'herbe (1866),
sicuramente tra le più emblematiche opere di Monet, in cui si possono
apprezzare i più alti livelli dello studio della tecnica impressionistica, che
contribuiscono a designare i tratti principali del movimento artistico. La
mostra affianca a questo capolavoro anche opere come Donna con il parasole girata verso
destra (1886) e La Rue Montorgueil à Paris (1878). Sorprendente il
fatto che queste tele, se osservate da vicino, appaiano come una massa informe
di colori posizionati del tutto casualmente: solo da una certa distanza infatti
si creano i contorni delle forme dei soggetti rappresentati.
L' esposizione si conclude con due opere in cui Monet rappresenta La catterale di Rouen. Il portale e
la torre Saint-Romain in pieno sole (1893). Questi
quadri sono stati realizzati durante gli ultimi anni della vita del pittore, in
cui si può osservare un ulteriore cambiamento nella tecnica d'esecuzione.
Infatti egli dipinse la facciata della cattedrale nei diversi orari
della giornata e dell'anno, cercando di catturare le diverse luci, i diversi
colori e le diverse stagioni che
sottolineano le differenze cromatiche tra le singole condizioni
atmosferiche.
Infine ci si trova abbagliati dall'esplosione dei tenui e delicati
colori dell'opera Londra, il
Parlamento. Effetto di sole nella nebbia (1904), che incarna alla
perfezione lo studio della luce, in questo caso sugli effetti da essa creati
sulla la tipica "fog" londinese.
La mostra del capoluogo piemontese è la più visitata d'Italia:
si parla di un'affluenza di circa tremila ingressi al giorno, per un totale di
più di duecentocinquemila visitatori, tanto è vero che l'esposizione sarà
prorogata sino al 14 febbraio, invitando i cittadini di tutta Italia, e non
solo, ad assistere a questa meravigliosa rappresentazione.
Federica Meistro, VA Sc.
(immagine tratta da Google)
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