Il Greco antico è ancora vivo!



L’Auditorium di Palazzo Rosso di Genova ha ospitato venerdì 9 febbraio le iniziative per la Terza Giornata Mondiale della Lingua Greca. Tra i Licei classici storici genovesi, ha partecipato al progetto anche il Calasanzio di Carcare. Questa Giornata, dedicata interamente alla cultura ellenica, nasce dalla sempre più dilagante convinzione che l’insegnamento del greco antico sia vano al giorno d’oggi, in un mondo dove solo ciò che è “utile” materialmente e immediatamente viene ritenuto degno di entrare tra i banchi di scuola. Ogni classe partecipante ha avuto la possibilità di scegliere un termine, una parola, che avesse un particolare significato sia nell’antichità sia nella società moderna. Tra eleutheria (libertà), sebas (rispetto) e krisis (scelta) il tema trattato dal liceo carcarese è stato quello di nomos,ossia legge, e dei suoi rapporti con il potere: dalla storia di Antigone, donna forte che nell’omonima tragedia di Sofocle trasgredisce le leggi che le impedivano di dare una sepoltura al fratello morto in battaglia, fino a Sacco e Vanzetti, immigrati italiani negli Stati Uniti condannati a morte negli anni ’20 con un’accusa falsa, per fermare definitivamente il loro pensiero anarchico e pacifista. Trecento ragazzi in un auditorium che ascoltano incuriositi e in silenzio gli elaborati dei compagni sono forse solo una goccia nel mare, ma fanno nascere la speranza che si possa tornare a credere che conoscere il greco antico sia oggi più che mai importante, per comprendere se stessi, il mondo e imparare a scegliere: studiare il proprio passato è il primo passo verso il futuro e senza dubbio il greco permette di abbracciare la storia profondamente, lasciandoci di certo meno superficiali e più consapevoli.

Greta Kovacic, I class. 

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