Inquisizione Michelangelo


L’autore, Matteo Strukul, è il n°1 nelle classifiche italiane come miglior scrittore di romanzi storici,  la critica lo loda per aver realizzato nuovamente un grande romanzo, di quelli che ti fanno incollare alle pagine e ti tengono con il fiato sospeso già dopo le prime righe.
Nell’autunno del 1542, a Roma Michelangelo è richiamato da Guidobaldo II, erede dei Della Rovere, a completare la grandiosa tomba di Giulio II, il cosiddetto ‘papa guerriero’, una figura molto ambigua e che l’autore attraverso le parole di Michelangelo, ne disegna un profilo psicologico affascinante pagina dopo pagina. 
Nel romanzo, oltre alla vicenda michelangiolesca, ci si muove in una Roma popolata dai Lanzichenecchi ma controllata dai cosiddetti birri, a cui capo vi è Vittorio Corsini, una Roma i cui costumi sono corrotti, in cui gli ecclesiastici si lasciano andare a passioni terrene, e si preoccupano di aumentare di giorno in giorno il loro prestigio.  
In questo ambiente di corruzione è inserita anche la vicenda di Reginald Pole, a capo di una setta che propugna il ritorno ad una purezza evangelica ormai perduta. A questa setta chiamata, gli Spirituali fa parte anche una cara amica di Michelangelo, Vittoria Colonna, marchesa di Pescara. Questa presto verrà presa dalle mire del cardinale Gian Pietro Carafa, che in quanto capo del Sant’Uffizio, vuole vederci chiaro in tale faccenda e non esiterà a incaricare delle spie , ed è dopo questo episodio che conosceremo anche Malasorte, la giovane ragazza che rappresenta nel suo personaggio la povertà delle classi umili, ma che sorprenderà con la sua agilità e la sua acuta intelligenza, che si confonde in realtà con l’istinto di sopravvivenza.
Un libro, in cui l’autore è riuscito non solo a far immaginare al lettore la realtà romana del cinquecento, età arricchita dalle opere di Bramante, Raffaello, Leonardo e Michelangelo che non è solo un artista ma anche un uomo tormentato e anziano che tra le tenebre che lo avvolgono riesce a essere il più grande interprete della cristianità. Tra povertà, sfarzo, corruzione, violenza e peccati le storie dei personaggi si intrecciano come un turbine che aumenta il ritmo con l’avanzare della narrazione. 

Per chi ama quelle storie che mescolano più generi, che ti fanno desiderare il finale fin dalle prime parole, ma che poi una volta letto, la curiosità lascia il posto al dispiacere che il libro sia già terminato, se ti piacciono i thriller ma che ti fanno fare un salto di qualche secolo, in posti reali che mostrano una faccia completamente diversa da quella di oggi, questo è il libro che fa per te. 

Carlotta Pizzorno, 4A

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