Una notte al Liceo


“Hei, sono entrati di là, rimettetevi a posto che dopo tocca a noi.” Questo è quello che più o meno ci siamo detti in ogni stanza del piano terra del nostro Liceo quando, poco dopo alle 20:30 di Venerdì 11 Gennaio abbiamo visto il primo gruppo di spettatori entrare nell’aula a fianco alla nostra. Proprio così, perché  come ormai da tradizione, il Calasanzio ha tenuto le sue porte aperte anche di sera per ospitare la Notte Nazionale del Liceo Classico. È un’iniziativa nata cinque anni fa dal Professor Rocco Schembra del liceo di Acireale ed è volta a creare un filo invisibile che unisce tutti i classicisti sparsi per l’Italia attraverso l’organizzazione di un evento in ognuna delle 433 scuole aderenti, dove viene celebrato il mondo della cultura classica. Il nostro Liceo è solito organizzare un percorso tra i corridoi e le stanze dell’edificio dove il pubblico, accompagnato da delle guide, assiste a una serie di brevi spettacoli teatrali  pensati su un dato argomento, quest’anno trattava dei “processi”.

Passano settimane di preparazioni, prove e attesa e finalmente arriva il grande giorno. 
Alle 18, contemporaneamente in tutti gli altri licei, c’è stato un momento dedicato esclusivamente a noi studenti e agli insegnanti coinvolti, dove sono stati letti due testi ed è stato proiettato il video dedicato a questa 5° edizione della Notte, per poi tornare ad ultimare gli ultimi preparativi per la serata. Dopo di che ogni gruppo si è posizionato nella relativa aula per attendere l'arrivo del pubblico mentre la tensione cresceva sempre di più. Entra il primo gruppo e si comincia. I faretti colorati che accecano, il caldo opprimente e la consapevolezza che tra quelle persone che ti stanno difronte ci sono insegnanti, genitori, amici, compagni e anche il nostro dirigente fanno agitare, ma tutti gli attori, comparse incluse, non perdono la concentrazione e si va avanti nonostante qualche piccolo inciampo. Da Socrate a Galileo, da Papa Formoso alle streghe di Spigno e così via a raccontare storie di giudici, condanne e sentenze ognuna importante per la storia locale o nazionale.

Per noi la novità di quest’anno è stata la presenza dei ragazzi delle scuole medie di Carcare che volendo cimentarsi in quest’esperienza hanno dato vita a due scene coordinati dalla professoressa Torielli.

A spettacolo concluso e nei giorni successivi sono arrivati i complimenti per l’egregio lavoro agli insegnanti che ci hanno coordinati ovvero le professoresse Pastorino e Simonassi con la collaborazione del professor Tappa che come ogni anno si è impegnato con noi nella recitazione ma soprattutto a tutti gli studenti che hanno partecipato, organizzato e si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento.

Come sempre, vi aspettiamo anche il prossimo anno con nuovi scenari da presentarvi al meglio, per far appassionare anche voi alla nostra cultura con il fascino che solo la recitazione sa trasmettere.

Marina Galliano, I classico

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