La biada dell' uomo: lo sport!




Andiamo a scuola per istruirci, in palestra per allenare il nostro corpo, ma a muoverci nel mondo ed a forgiare il nostro carattere è lo sport. 
L'attività sportiva non è soltanto un mero divertimento o una ginnastica che giova al corpo, come spesso si pensa, bensì è una scuola di vita: relazionarsi con gli altri, sostenere un dibattito, affrontare un lavoro o semplicemente studiare, sarà di difficile riuscita senza il solido bagaglio che nasce dalla pratica sportiva.

Già i latini dicevano "mens sana in corpore sano", poiché corpo e mente sono strettamente legate e una piccola piaga sul nostro corpo o semplicemente una scarsa preparazione atletica comporta tristezza e frustrazione , con un conseguente peggioramento in ciò che si fa e nello stile di vita.

Lo sport innanzitutto, se praticato seriamente, è faticoso, ma senza dubbio, produttivo ed è una sfida, prima che contro gli avversari, contro se stessi. Sviluppa forza di volontà, costanza e senso del dovere che spinge a non mollare durante una ripetuta in bicicletta quando le gambe implorano pietà , ma si sa che non si deve cedere perchè solo così si può crescere.

Nervi saldi, capacità analitica e autocritica sono figlie dello sport che è soprattutto una prova di testa. Ad esempio nello studiare gli avversari e i loro punti deboli, ma soprattutto a riconoscere i tuoi "talloni di Achille" sui quali dovrai lavorare. 

Sport come il tennis allenano a mantenere calma e lucidità sotto stress , magari proprio in un match point in cui non si può sbagliare ed agire come fosse il primo punto della partita. Altri, come il free climbing insegano a gestire situazioni critiche con freddezza e celerità. Cos'altro più che il ciclismo insegna il rispetto delle regole che consentono la convivenza sulla strada? Questo sport sviluppa anche un elevato senso pratico che rende lucidi riguardo ciò che si può affrontare senza danneggiare nessuno. Questa fantastica attività arricchisce di senso umano: se si ha una ruota a terra, certamente il primo ciclista che passa si fermerà anche senza sapere chi ha di fronte e impresterà la sua camera d'aria piuttosto che la sua acqua o cibo se si è in crisi, perchè sa che un domani potrebbe succedere a lui.
Pensiamo alla forza che ha uno sciatore quando deve prendere atto e spingersi contro il cancelletto del cronometro , sapendo che non potrà più fermarsi fino a valle. La decisione di un difensore in una scivolata in area che salva il risultato o il tenace muro al limite del nastro della rete di pallavolo sul terzo set sono la prova del carisma di uomini e donne che, nonostante il forte peso della squadra, rischiano, audaci e sicuri di sé. 


Lo Sport è soprattutto ottimismo, poiché insegna a perdere: solo chi non molla e persevera sarà il vincitore. Così anche nella vita: proprio quando si cade, le ginocchia si sbucciano, la testa rimane fra le mani bagnate dalle lacrime, si vede la forza nel dire "Alzati!!". 
Chi non cade, chi non sbaglia, è colui che non si sa spingere al massimo e che non avrà mai l'opportunità di imparare dai suoi errori. Basta pensare ad un Grande Giro come il Tour De France: alla partenza ci sono circa 300 corridori e la maggior parte ha l'obiettivo di portare a casa una delle quattro ambite maglie, però sugli Champs Eliseè arrivano solo 200. Questi sono i veri vincitori, coloro che non si sono ritirati e hanno provato fino all'ultima volata a portare a casa un traguardo, poiché il vero vincitore è chi ha dato il massimo di se stesso, a partire dal durissimo allenamento e dai sacrifici, fino all'atto finale della corsa, che andrà a confermare tutto il lavoro fatto in precedenza.
Così anche nella vita è impensabile di ottenere la gloria senza la sofferenza e questa temperanza è una caratteristica che solo lo sport può insegnare.

Questi aspetti sono fondamentali nella vita di tutti i giorni e solo con lo sport possiamo assimilarli e farli nostri, divertendoci in maniera salutare.

L'agonismo è un tassello fondamentale per la nostra "forma mentis", perchè prima di scendere in campo, piuttosto che di partire da un cancelletto o di servire la prima palla della partita, bisogna vincere una grande battaglia, quella contro se stessi, quella contro l'ansia che si potrà vincere solo con grande sicurezza sulla preparazione. Credo che proprio questa sia la lezione più grande che questo fantastico “maestro” può insegnarci. 


" Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better." S. Beckett


Silvio Delpiano - 4^A

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