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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

I sette mariti di Evelyn Hugo: recensione

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  “ I sette mariti di Evelyn Hugo” (2017, Taylor Jenkins Raid) è un romanzo che sicuramente, una volta letto, non lascia indifferenti: amore, cinema e potere sono solo alcuni degli elementi che più lo caratterizzano. Per chi non ama il genere del romanzo, ho una buona notizia: anche se a prima vista può apparire come la solita serie di intrecci amorosi, si tratta di tutt’altra storia, con tanto di colpi di scena e riferimenti all’affascinante mondo della Hollywood degli anni ’50. Queste scorrevolissime (anzi, decisamente appassionanti) 409 pagine si aprono con le riflessioni di una giornalista, Monique Grant, la quale si trova faccia a faccia con una spiazzante offerta di lavoro: l’ormai ottantenne attrice Evelyn Hugo, passata stella del cinema di fama mondiale, chiede di lei per un’intervista. Cosa nasconderà dietro questa strana pretesa, vista la debole notorietà della giovane Monique? Il resto del romanzo è sicuramente tutto da scoprire, con una storia complessa legata,...

L'evento

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Nel 2022 la scrittrice francese Annie Ernaux ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale». Ernaux è infatti celebre per l’utilizzo della memoria personale al fine di svolgere un’importante indagine sociale, creando perciò nelle sue narrazioni una forma di memoria collettiva. Da quando ha esordito negli anni Settanta con il romanzo Gli armadi vuoti , la scrittrice francese ha sempre affermato di attribuire alla sua scrittura la «funzione di strumento di conoscenza della memoria, e dunque del reale».  Romanzo simbolo dell’opera di Ernaux, ma anche della cultura femminista e della storia del XX secolo, è L’evento , scritto nel 2000. Similmente agli altri suoi romanzi, l’autrice tenta anche in questo caso di ricostruire sotto forma di narrazione parte fondamentale del suo vissuto in modo spietato e veritiero. Ne L’evento , infatti, Ernaux scrive delle vie cla...

BONES AND ALL (2022)

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                                                Ci sono storie d'amore in cui la semplice condivisione di mente e corpo non basta alla totalizzante esperienza del sentimento. Storie d'amore in cui il desiderio viscerale di "possessione" supera la dedizione appassionata ed esclusiva tra persone, e riesce ad esistere nella sua completezza solo irrompendo a forza all'interno della carne: il compagno sembra appartenerci solo quando ci vengono offerti cuore e cervello, quando la sua consistenza diventa abbastanza vacua da permetterci di strappare via coi denti le sue viscere, e renderle nostre.  È il caso di Bones And All , film del 2022 presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e diretto da Luca Guadagnino, stessa mente artefice del famosissimo Chiamami Col Tuo Nome. La pellicola si presenta come un horror drammatico, ma l'emozione più forte che riesce a scaturire...

La Camera degli Sposi: misteri e curiosità

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Nella cittá di Mantova, piú precisamente nel  Castello di San Giorgio, si puó ammirare una delle piú famose opere di Andrea Mantegna:  la Camera degli Sposi. Quest’ultima, denominata anche “Camera picta” (Camera dipinta), fu realizzata tra il 1465 e il 1474 quando il maestro operava alla corte dei Gonzaga e, a differenza di quanto si puó essere indotti a pensare, non era utilizzata come camera nunziale bensì come sala di rappresentanza. Tralasciando le considerazioni artistiche comunemente diffuse vorrei evidenziare aspetti più curiosi e meno noti. Varcata la soglia lo sguardo viene attratto dalla bellezza delle pareti affrescate rappresentanti l'elezione a cardinale di Francesco Gonzaga e dalla magnificenza del soffitto. Perché su due pareti sono dipinte delle tende chiuse? La risposta é semplice: il Mantegna decise di concentrare la narrazione solo sulle pareti su cui ricade la luce delle due finestre presenti e non su quelle in ombra poiché il lavoro non sarebbe stato valor...