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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Fotografia: scrittura di luce

Se i tuoi occhi potessero parlare, cosa direbbero? Pensa a questo mentre scatti una foto. Scegli un instante da sospendere nel tempo. Un momento che resista al divenire incessante del mondo. La cosa migliore di un'immagine è che non cambia mai, anche quando le persone che ne fanno parte cambiano. Joseph Nicéphore Niépce fu in grado di scattare la prima foto al mondo con una camera oscura. Era il 1826. Il risultato è la eliografia su lastra di stagno “Vista dalla finestra a Le Gras”.  Ci vollero otto ore per imprigionare l'immagine di una finestra aperta, una colombaia, un albero, un tetto. Noi impieghiamo meno di un secondo per ottenere la figura desiderata sul nostro schermo. Lunedì 19 agosto 1839, giorno della nascita della fotografia, questa nuova invenzione fu presentata ufficialmente ai parigini presso l’Accademia delle Scienze e delle Arti Visive. I contemporanei di Niépce avrebbero mai creduto nell'esistenza delle fotografie digitali attuali? Il rapporto fra fotograf

Follia

  Follia. Una parola che racchiude infinite sfumature, infinite sensazioni. Una parola che ha attirato e ispirato moltissimi scrittori, artisti, cantanti. Un sentimento da cui l’uomo è attratto costantemente, come da un’incrollabile calamita. La follia ha trovato spazio nella penna di Patrick McGrath, famoso scrittore inglese. “Follia”, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1996, grazie anche ai social come Tik Tok è tornato ad occupare i primi posti nelle classifiche dei libri più amati.  Ci troviamo in Inghilterra,1959. Peter, psichiatra di un grande manicomio londinese, racconta il misterioso caso clinico di Stella, moglie frustrata di Max, vicedirettore della struttura. La moglie incontra Edgar Stark, paziente in regime di semilibertà che si reca quasi ogni giorno a curare il suo giardino e restaurare una serra. Ed è proprio durante questi fugaci incontri che Edgar inizia a manipolare Stella, travolgendo ogni sua resistenza.  «Le donne romantiche non pensano mai al male che fan

Stephen King : Cujo

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 Nel 1982, precisamente a Gennaio, il mese stesso fu scelto come "mese del cane". Il genio di Stephen King, scrittore e sceneggiatore del genere fantasy, specializzato nel thriller e psicologico, decise di inaugurare questo mese in modo personale. Un anno prima, nel 1981, iniziò la stesura di "Cujo", un libro dedicato al fratello di Stephen, David, pubblicato poi nel Gennaio 1982 in occasione della festività, specialmente negli Stati Uniti, dove è anche ambientato, cioè a Castel Rock, nel Maine. Cujo, divenuto poi un successo mondiale, inasprì il cuore di ogni amante o possessore di un cane, lasciando ad ogni lettore la possibilità di immedesimarsi in un padrone angosciato per le condizioni del suo animale domestico. Questo mansueto cucciolo di San Bernardo contrae improvvisamente la rabbia, essendo stato morso da un pipistrello in una piccola caverna, in cui si era trovato per errore, portandolo a compiere azioni di cui nemmeno lui è a conoscenza, come il massacro

Menzogna e sortilegio

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Elsa Morante nacque nel 1912 e sin dall’adolescenza fu sempre appassionata alla scrittura: su vari periodici italiani pubblicò, infatti, poesie, racconti e favole per bambini. Poco più che ventenne, conobbe nel 1933 lo scrittore Alberto Moravia e i due, sposatisi nel 1941, dovettero fuggire da Roma poiché entrambi di origine ebraica. La Morante cominciò proprio in questo periodo una prima stesura del suo romanzo d’esordio che durante il periodo di clandestinità affidò a un amico. «Un libro – affermò l’autrice – che avevo vagheggiato di scrivere fin da quando, posso dire, ero bambina». Ella si riferiva a Menzogna e sortilegio , romanzo in cui la protagonista non è altro che un alter ego della Morante stessa. Nel corso del Novecento furono poi pubblicati anche L’isola di Arturo (primo libro scritto da una donna a vincere il Premio Strega), La storia e infine Aracoeli , pubblicato solo tre anni prima della sua morte.  Certo, per diventare uno scrittore si deve conoscere a fondo la tradi