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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

La poesia del teatro

Quando si pronuncia la parola teatro a molte persone viene subito in mente Shakespeare e il suo "Amleto". Ovviamente non si può dire che la celeberrima frase "essere o non essere, questo è il dilemma"  sia priva di significato. Ma che cos'è il teatro? Per rispondere a questa breve domanda bisogna dividere in due gruppi le persone chepartecipano ad uno spettacolo: - il primo è il pubblico. Animi irrequieti che attendono il momento buono per ridere, urlare, piangere e contestare... è una parte essenziale dello spettacolo. Molte volte non ce ne accorgiamo, ma esso interagisce con ciò che accade sul palco. Capita anche che un copione sia studiato per coinvolgere il pubblico. - il secondo gruppo è costituito dagli attori. Sia che interpretino una parte principale, sia una parte infima. Se una comparsa entra in scena per pochi secondi per portare una coppa (per esempio) significa che lei e soltanto lei può fare quella parte, poiché è essenziale che quel qualcuno p

La rivoluzione indipendente di cui non ci accorgiamo

Rimuovendo appena qualche foglia dal sottobosco musicale contemporaneo, ai più sarà capitato di imbattersi in un Universo chiamato indipendent: indipendente. Ma che cos’è? A partire dalla rivoluzione punk di fine anni settanta si è diffusa l’idea (prima in Inghilterra, permeando poi negli altri paesi e lentamente anche in Italia) di una nuova cultura, una nuova sensibilità artistica e filosofica, che fosse scollegata dal pensiero comune, che rompesse le regole e che disturbasse chi si era concesso il lusso di accomodarsi in poltrona e guardare la realtà da dietro le tende dei propri principi. In campo musicale, questa voglia di novità e di libertà si riflette nella mancanza di etichette discografiche, contratti radio e apparizioni tv, alimentando il fenomeno del “fai-da-te” artistico. La musica indie, contrariamente all’idea comune, non è un genere, bensì una scelta, la scelta di farcela da soli in un mondo in cui le quattro etichette discografiche maggiori (in gergo major) det

Ciechi verso cieche sponde

La solitudine dell'uomo, il suo destino arcano ma segnato, la sua caducità, sono cardini fissi del mio pensiero. Viviamo sperduti e soli in mezzo a questo infinito, tenebroso universo, e non serve sperare, perché non muterà mai questa condizione... è un dato di fatto, punto! Dopo lunghe riflessioni lo sgomento, l'incertezza, la brutalità della nostra condizione, mi hanno portato a comporre e a concepire questa lirica, dove l'unica consolazione è la contemplazione di questo meraviglioso e sublime tutto. Universale e petrosa armonia che paura nell'animo diffonde a tutti quelli che in terra natia vagano ciechi verso cieche sponde. Guardiamo il cielo in cerca d'una scia che ci parli sincera senza fronde, ma innanzi a noi furtiva fugge via e lontana e brumosa si nasconde. Il tempo vano della vita umana è briciole di luce per le stelle, ma nel guardarle l'animo si sana perché mai vide cose tanto belle. Io mi sperdevo e intanto

Attività di accoglienza al Liceo

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Fine delle vacanze estive…Sono già trascorsi tre mesi dall’esame di terza media che tanto ci terrorizzava: un’estate fantastica di riposo, divertimento, mare e amici che sembra voltata via in un istante. Settembre: una lieve sfumatura d’ansia serpeggia negli ultimi pomeriggi di libertà. Si affollano i pensieri, le piccole e grandi paure sgomitano nella mente, dubbi e un po’ di malinconia. Iniziano le scuole superiori. Si ricomincia a pensare allo studio, ai compiti, ad un ambiente nuovo che sembra tanto più grande di noi, a nuovi professori, e con la paura che il vecchio, bellissimo, gruppo di amici delle medie si sciolga perché, magari, si sono scelti indirizzi differenti. Odore di libri nuovi. Nello sfogliare i testi del Liceo la curiosità cresce insieme al panico: materie diverse, argomenti più difficili, latino, greco, chimica, biologia, spagnolo ecc. Poi, improvvisamente, è il 14 settembre. Lo zaino semivuoto sulle spalle compensa a malapena il macigno sullo stoma

Size Your Mind, il giornale per dare forma alla tua mente!

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Inizia ufficialmente oggi la stagione di nuove pubblicazioni per il nostro giornale online. Per tutto l'anno scolastico, impegni permettendo, vi accompagneremo con i nostri pensieri, le nostre riflessioni e i dibattiti sul Liceo e sul Mondo. Quest'anno più che mai Size Your Mind vuole sfoggiare una linea editoriale accattivante, che si proponga non solo lo svago dei lettori ma anche il loro coinvolgimento, cercando di pungolare le coscienze dei più affezionati. I temi trattati saranno i più disparati, purchè nell'interesse di un pubblico moderno, attento a premiare la qualità piuttosto che la quantità. Sentirete quindi parlare di Filosofia, Tecnologia, Poesia, Musica, Viaggi e non mancheranno le riflessioni personali per analizzare a fondo il mondo dei giovani, le loro paure e i loro divertimenti. Ad alcune rubriche fisse, tra cui possiamo già citare Dasein, Esserci (Filosofia), Io e le mie fobie (discriminazioni e paure) e ancora, Versi da Delfi (Poesia) e Words for th