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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Inguaribile individualità, Individualismo e malattia romantica, di Barbara Balcon

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“Gl’individui sono spariti dinanzi alle masse, dicono elegantemente i pensatori moderni. Il che vuol dire ch’è inutile che l’individuo si prenda nessun incomodo, poiché, per qualunque suo merito, né anche quel misero premio della gloria gli resta da sperare né in vigilia né in in sogno. Lasci fare alle masse, le quali che cosa sieno per fare senza individui, essendo composte d’individui, desidero e spero che me lo spieghino gl’intendenti d’individui e di masse che oggi illuminano il mondo.” Questo ironico interrogativo di Leopardi ben evidenzia un’attenzione tipicamente romantica all’individualità, che nel secolo decimonono viene sollecitata a lasciare il posto ad una società di massa che si svilupperà pienamente nel ‘900. Sorge allora spontaneo domandarsi in che cosa consistesse l’individualismo romantico. Per rispondere è fondamentale tenere a mente l’importanza del contrasto vissuto dai romantici: l’individuo si definisce e si afferma in contrapposizione con la società di cu...

Dolce dormire

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Chi di noi non ha mai avuto l’occasione di vedere un compagno di classe addormentarsi sul banco durante la lezione? Oppure quante volte avete sentito frasi del tipo “ci dorme sopra”, “dorme a occhi aperti”, dorme in piedi”. Quasi mai questi modi di dire accompagnano un segno di approvazione e queste sono le conseguenze a cui può portare una forte sonnolenza, causata da una brutta e/o breve dormita. Secondo diversi studiosi le cause della riduzione della qualità e della quantità del sonno solo in minima parte possono essere ricondotte a ragioni mediche. Molto più forte sembra essere l’impatto dei cambiamenti che hanno investito la società nell’ultimo ventennio. Secondo una ricerca pubblicata lo scorso novembre dalla rivista PLoS One , che ha messo in relazione il tempo passato davanti allo schermo di smartphone e tablet con la qualità del sonno, maggiore è il tempo speso con gli occhi su un monitor più breve è la durata del sonno e peggiore è la sua qualità, specie se i d...

Spinoza: l'ateo ebbro di Dio.

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Attributi, modi, sostanza e “Deus sive natura”; la filosofia di Baruch Spinoza rimane, per la maggior parte degli studenti, una questione profondamente oscura. Eppure una cosa è certa; nonostante Kant abbia definitivamente chiuso l’era del razionalismo, il filosofo di Amsterdam resta ancora oggi uno dei pensatori più discussi tra gli studiosi contemporanei. Nel sistema realizzato da Spinoza brillano le riflessioni su Dio, l’uomo e la libertà. Confutata l’idea di un Dio giudeo-cristiano si aprono le porte ad una divinità che struttura la natura stessa e si identifica con essa, tanto che l’uomo, in quanto parte contingente della realtà, non può che sottostare alle sue leggi; nulla avviene perché è nostra volontà che ciò avvenga, bensì perché necessario, in quanto necessari sono i dettami dell’universo di cui siamo parte. È dunque terminata l’era in cui “faber est suae quisque fortunae”? Spinoza risponderebbe che l’uomo può determinare la propria sorte nella misura in cui decide di ac...

Cercasi Kryptonite

Pensiamo ad un supereroe. Un supereroe qualunque. Sì, andiamo, uno di quelli con il mantello, i superpoteri, i colori sgargianti del costume, il passato senza macchia: la consapevolezza di essere "il buono". Pensiamo ad uno di questi fantastici esseri, protagonisti indiscussi delle nostre avventure puerili. Ed ecco che, tutto d'un tratto, ad emergere dal grigiore generale, troviamo l'integrità morale di Superman, la fedeltà di Capitan America, la sicurezza del dio vichingo Thor, il senso di giustizia dell'Uomo Ragno. Sin dall'antichità l'uomo ha avuto il bisogno di creare il proprio eroe mitologico, affinché, nella vita reale, ogni persona tentasse di aspirare ad uno stile di vita migliore, affinché tutti cercassero, in un certo qual modo, di trovare dei canoni morali comuni da perseguire. Achille, Patroclo, Ettore, Ulisse, l'Orlando della tradizione Carolingia, Re Artù. Personaggi aventi come denominatore comune valori quali il coraggio, la forza d...

Cerchiamo di capirci.

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immagine tratta dahttps://d.wattpad.com/story_parts/79083377/images/13a2a5aa27880667.jpg “Divergent”, di Veronica Roth, è il primo dell’omonima trilogia distopica ambientata in una Chicago post-bellica in cui   tutta la popolazione è suddivisa in cinque gruppi, le fazioni, ciascuna animata da  un valore portante: gli   Abneganti   sull’altruismo, i Candidi sulla verità, gli Eruditi sulla conoscenza, gli Intrepidi sul coraggio e, infine, i Pacifici, sulla gentilezza. A 16 anni i ragazzi devono scegliere il gruppo a cui appartenere per il resto della vita, indipendentemente dalle proprie origini. È proprio a questa età che la protagonista “Tris” Prior, nuova Intrepida, si trova di fronte ad un enorme problema: la sua Divergenza. La ragazza, durante il test che le avrebbe consigliato la fazione a lei più adatta, risulta infatti idonea non ad una ma a ben tre fazioni: ciò la rende estremamente pericolosa agli occhi del governo della città, che mantiene il c...