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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

In viaggio con Dante

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Non tutti gli studenti hanno avuto o avranno l'occasione di vivere la ricorrenza della morte di un Poeta  importante come Dante: noi, invece, non solo l'abbiamo vissuta in un anno particolare dal punto di vista sociale e scolastico, ma anche in contemporanea con l'anniversario del nostro Liceo e con il nostro ultimo anno di presenza qui.  Come alcuni nostri compagni, abbiamo deciso di scegliere un tema, un canto, alcuni versi del Poeta da approfondire, da "fare nostro", con la speranza che possa essere utile anche ai futuri liceali interessati.  Abbiamo inoltre realizzato due video su quanto trattato: - "Scomunicato ma salvato: Manfredi e la Chiesa (Cerrato-Viglierchio) - "Le stelle negli occhi di Dante" (Garbarino-Pizzorno) Alyssa, Chiara, Irene, Martina  classe 5 sc.A     a.s.2020-2021

La paura della paura

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  Articolo di E.C. Ad un tratto ti blocchi. Un peso nel petto. Le mani che tremano e si gelano. I brividi lungo la schiena. Il respiro che fatica ad entrare. L’urgenza impellente di sottrarsi alla situazione. La confusione. La gola serrata. L’ansia è un’emozione che fa percepire a chi la prova una sensazione di tensione, minaccia, imbarazzo, agitazione, paura e svuotamento e, a volte, provoca anche modificazioni fisiche, come l’aumento della pressione sanguigna, tachicardia, sudorazione, vertigini e mal di testa. Il termine deriva dalla parola latina angere, che significa stringere. Chi sta avendo un attacco d’ansia, infatti, si sente in gabbia, come se fosse costretto. Sente limitata la sua capacità di movimento, pensiero ed espressione verbale.   Queste sensazioni, tuttavia, non sono legate a motivazioni razionali e tangibili e questo porta la maggioranza delle persone a non comprendere realmente questo disturbo. Spesso sono generate da situazioni completamente innocue e norma

Scienze della Comunicazione - UniGe

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  Durante quest’anno scolastico siamo stati purtroppo costretti a rinunciare a molte cose per contrastare l’avanzata della pandemia, tra cui anche al tanto atteso (specialmente per gli studenti di quinta!) orientamento universitario, che solitamente si tiene nel mese di dicembre presso il nostro liceo. Per sopperire tale mancanza, abbiamo pensato a un modo alternativo attraverso il quale le testimonianze degli ex liceali potessero raggiungere direttamente a casa tutti voi: attraverso gli articoli del nostro giornalino scolastico. Quella che segue è una delle interviste state fatte agli studenti universitari: a raccontarci la sua esperienza è Luca Besana .   Che facoltà frequenti? Dove? A che anno sei? Frequento il secondo anno di Scienze della Comunicazione, un Corso di Laurea triennale, presso il Campus universitario di Savona.   Perché hai scelto questa facoltà? Ho scelto questa facoltà in quanto un mio amico aveva già intrapreso questo percorso e ne era soddisfatto. Inoltre, questo

INGEGNERIA BIOMEDICA

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In occasione dell’iniziativa del giornalino di intervistare gli ex liceali riguardo alla loro facoltà universitaria, ho avuto la possibilità di parlare con Giulia Resio, studentessa di Ingegneria biomedica presso il Politecnico di Torino la quale frequenta magistrale di "Strumentazione biomedica".    Perché hai scelto questa facoltà? Era una passione che avevi già da piccola, una scelta legata a esperienze che hai fatto o un consiglio di persone che conoscevi?   Io da grande volevo diventare ingegnere o comunque fare il Politecnico, poi mio zio mi ha parlato per caso di Bioingegneria, sono andata a controllare e ho visto che poteva fare al caso mio, quindi ho deciso di optare per questa facoltà.    Per entrare nella tua facoltà c'è un test di ingresso?   Sì, quattro anni fa c'era il TIL d'ingresso, ma non è un vero e proprio test d'ingresso come può essere per le altre facoltà come ad esempio Medicina. E’ un test online fatto al computer (

La bellezza salverà il mondo?

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"Entrare in un palazzo civico, percorrere la navata di una chiesa antica, anche solo passeggiare in una piazza storica o attraversare una campagna atrofizzata vuol dire entrare materialmente nel fluire della Storia. Camminiamo, letteralmente, sui corpi dei nostri progenitori sepolti sotto i pavimenti, ne condividiamo speranze e timori guardando le opere d’arte che commissionarono e realizzarono, ne prendiamo il posto come membri attuali di una vita civile che si svolge negli spazi che hanno voluto e creato, per loro stessi e per noi. Nel patrimonio artistico italiano è condensata e concretamente tangibile la biografia spirituale di una nazione: è come se le vite, le aspirazioni e le storie collettive e individuali di chi ci ha preceduto su queste terre fossero almeno in parte racchiuse negli oggetti che conserviamo gelosamente.   Se questo vale per tutta la tradizione culturale (danza, musica, teatro e molto altro ancora), il patrimonio artistico e il paesaggio sono il luogo dell’

Scienze dell'educazione - Torino

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  Intervista a Matteo Sismondi Scienze dell'educazione a Torino, terzo anno. V: Spiega in cosa consiste scienze dell'educazione. M: Si tratta di una laurea triennale e bisogna distinguerla da scienze della formazione sia per questo sia per il fine lavorativo, infatti quest'ultima viene scelta da chi desidera intraprendere la carriera di maestro, mentre chi vuole fare l'educatore sceglie scienze dell'educazione. L'educatore è una figura professionale che presta sostegno a coloro che si trovano in una situazione di fragilità, ad esempio può occuparsi di minori con un passato difficile alle spalle, persone con disabilità, con dipendenze da sostanze stupefacenti ma anche da gioco, internet, eccetera. L'educatore può seguire anche immigrati, persone in carcere o senza una casa. Il suo mestiere consiste nell'aiutare queste persone a prendere in mano la propria vita personalmente, senza che ciò debba essere fatto da figure esterne. Sostanzialmente, l'educa

L'importanza del viaggio

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  Quanto è importante viaggiare? Non è una domanda che ci si pone spesso. Tuttavia, in questo particolare momento storico, sarà sicuramente aumentata, in alcuni di noi, la voglia di cambiare aria: come tutti sappiamo, con le restrizioni che caratterizzano la nostra vita da molti mesi è molto difficile prendere la valigia e partire. Ma quanto è benefico, effettivamente, un bel viaggio?  Innanzitutto, visitare nuovi posti stimola la mente: conoscere nuove culture, nuovi cibi, nuove persone del tutto diverse dai conoscenti che vediamo ogni giorno ci apre una finestra molto più ampia sulla realtà. Inoltre, arricchisce enormemente il nostro bagaglio culturale, il quale, visitando luoghi storici o musei, riceve informazioni in modo diretto rispetto allo studio dello stesso argomento su un libro. Se di piacere, un viaggio può ridurre lo stress causato dal lavoro, dalla frenesia che occupa, quasi sempre, la vita di ogni individuo, soprattutto in un mondo così veloce come il nostro. Certo, ci s