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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

L’arte di essere felici

“L’arte di essere felici”     è un volume pubblicato dalla casa editrice “Adelphi” che consiste in 50 massime del celebre filosofo Shopenhauer sulla cosiddetta “eudemonologia”, cioè l’arte di essere felici. È una delle perle nascoste che si trovano tra le sue carte postume, finora trascurata; d’altronde, chi andrebbe a lezione di felicità da un maestro del pessimismo?   Per Shopenhauer la felicità non è altro che una meta irraggiungibile per l’uomo, una sorta di eufemismo. Bisogna perciò trovare regole di comportamento e di vita per alleviare le nostre pene e ottenere l’assenza di dolore. Per il filosofo, dunque, “vivere felici” può significare solo vivere il meno infelici possibile.  Il tutto è accompagnato da frasi originali in latino e greco riprese da autori precedenti a Shopenhauer. Dal volume “L’arte di essere felici”: “ La felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un’illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza è il dolore sono reali e si annun...

Riflessioni sull'attualità

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Negli ultimi mesi, non sono stati pochi gli intellettuali e i giornalisti che, espresso il loro punto di vista critico su fatti di cronaca o sulle politiche del governo, sono stati talvolta silenziati, talaltra querelati. Basti pensare al recentissimo caso che ha visto come protagonista Antonio Scurati – docente universitario, autore di saggi e giornalista –, il quale, scritto un monologo in occasione della giornata della liberazione che avrebbe dovuto proporre in una trasmissione della RAI, non ha avuto la possibilità di leggerlo in quanto i dirigenti della televisione pubblica gliel’hanno impedito. Il testo iniziava con un riferimento all’assassinio Matteotti e finiva con una critica alla Presidente del Consiglio, che non è mai stata in grado di definirsi antifascista. Secondo Scurati, fino a quando le persone al governo non riusciranno a dichiararsi apertamente contro l’ideologia mussoliniana, potrà sempre esserci un possibile ritorno del regime. Il monologo di Scurati è stato comun...

"Il diritto di contare"

  Nel film "Il Diritto di Contare", diretto da Theodore Melfi, viene narrata la storia delle brillanti menti afroamericane che hanno dato un contributo fondamentale nel programma spaziale degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda (1947-1989). Il film mette in luce lo straordinario contributo di Katherine Johnson, matematica e informatica, Dorothy Vaughan, matematica e programmatrice e Mary Jackson, matematica ed ingegnera. Tre donne che hanno lottato contro il pregiudizio e la discriminazione per affermare il loro diritto di entrare a far parte dell'ambito della scienza e dell'ingegneria aerospaziale. Le protagoniste devono costantemente confrontarsi con la dura realtà di un sistema che le marginalizza a causa del loro genere e del colore della pelle. Nonostante le avversità, queste donne perseverano nel loro impegno spinte dalla passione e dal senso di giustizia, dimostrando che il talento e la determinazione non badano al colore della pelle o al genere. Un altro as...

CHALLENGERS (2024)

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    Due racchette, una pallina. Lo schiocco sordo che provoca l'ultima sulle prime due risuona tra gli spalti: prima da una parte, poi dall'altra. Attraversa il campo sfrecciando, senza cura. Di quale racchetta sarà l'incordatura su cui atterrerà in seguito? E lo sguardo degli spettatori si muove con lei: prima da una parte, poi dall'altra. Due racchette, una pallina. Il tennis è un gioco che si fa in tre.  Le suole delle scarpe squittiscono strusciando sul pavimento, la mano libera dalla racchetta cerca appiglio per non cadere e gli occhi inseguono, ingordi, quel puntino giallo che vola da una metà all'altra del campo. Ogni tanto si incontrano, i due giocatori. Ogni tanto lasciano che i loro sguardi collidano, per un solo istante, e all'improvviso è tutto evidente. Il gioco non ha più alcun segreto quando si guardano e si scambiano, impercettibilmente, tutto ciò che appartiene loro.  "Tu pensi che il tennis sia esprimere te stesso, fare il tuo gioco, ma no...

PRISMA (2022-)

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    Chissà cosa significa essere intrappolati in un corpo a cui senti di non appartenere? Chissà quale senso di estraneità deve colpirti, quando studi il tuo riflesso allo specchio e ti chiedi dove sia tu in realtà, dove si trovi quella parte di te che sai di avere ma che non riesci a mostrare a nessuno? È quello che Andrea sperimenta quotidianamente quando, lontano dagli sguardi indiscreti - e che teme giudicanti - dei genitori e quello curioso del fratello, si nasconde nel seminterrato per provare abiti che fa arrivare di nascosto. Si osserva, adesso, e finalmente si appartiene. Finalmente la sua immagine riflette ciò che ha dentro. Andrea si fotografa in abiti femminili, si riguarda quando si rende conto di non potersi mostrare a chi ama, si crogiola nelle immagini di sé che più gli somigliano.  Nella stessa camera a un letto di distanza abita Marco. Marco e Andrea sono identici, hanno lo stesso viso, la stessa corporatura, gemelli indistinguibili con diversi tagli di ...

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo

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Nel vasto panorama della letteratura per ragazzi, poche serie hanno avuto un impatto così duraturo e coinvolgente quanto "Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo" di Rick Riordan. Questa saga, composta da cinque libri ricchi di avventura, mitologia e amicizia, ha catturato l'interesse di milioni di lettori in tutto il mondo. Continuando ad essere apprezzato anche anni dopo la sua pubblicazione. Al centro di questa serie c'è Percy Jackson, un ragazzo che scopre di essere figlio di Poseidone. La sua vita prende una svolta incredibile quando viene introdotto nel mondo dei semidei, dove gli dei dell'Olimpo, le creature mitologiche e le avventure epiche sono parte della sua quotidianità. Accompagnato dai suoi amici Annabeth Chase e Grover Underwood, Percy affronta una serie di pericoli, combattendo creature mitologiche, risolvendo enigmi e lottando contro forze oscure che minacciano il mondo dei semidei e degli umani. Una delle caratteristiche più affascina...

Il femminicidio

Il femminicidio In queste ultime settimane purtroppo si è tanto sentito parlare di femminicidio e sembra quasi essere diventato un argomento normalizzato e oggetto di discorsi quotidiani. Ma facciamo qualche passo indietro e partiamo da quella che è la distinzione tra omicidio e femminicidio. Innanzitutto ancor prima di arrivare alla morte di una donna ci devono essere dietro una serie di vicende che sfociano nel cruento atto finale. Le forme di violenza di genere si possono distinguere principalmente in cinque categorie: la prima che viene in mente è la violenza fisica, talvolta preceduta da quella psicologica che porta al controllo della vittima (questo punto vedremo poi essere uno dei moventi di uccisione), alla violenza fisica si affianca quella sessuale, il ricatto economico, lo stalking e, nelle società o famiglie più retrograde, perfino il matrimonio forzato. Ora che abbiamo individuato le macrocategorie di violenza si può passare all’analisi che differenzia un omicidio da un fe...

Riflessioni intorno al TG

E’ un giorno come tanti, guardo il telegiornale e lo scorrere di notizie più o meno drammatiche. E’ tutto un succedersi di guerre, femminicidi, omicidi, incidenti sul lavoro, catastrofi climatiche, maltrattamenti sugli animali. Le immagini scorrono nelle nostre case, entrano nelle nostre vite mentre riposiamo, mangiamo, giochiamo, come qualcosa che si ripete quotidianamente, come se tutto il male del nostro bel pianeta appartenesse ad un’altra galassia. All’improvviso realizzo che l’essere umano riesce ad abituarsi a tutto, anche alle cose più ignobili. Penso alla guerra in Ucraina, un conflitto logisticamente vicino a noi, penso all’incredulità che l’invasione russa aveva suscitato più o meno due anni fa, l’orrore delle bombe, la lunga fila di profughi e lo spettro di un possibile conflitto mondiale alle porte.  Due anni dopo, ecco che nulla di quello che succede in terra ucraina fa più notizia, ci siamo assuefatti anche alla parola nucleare che riecheggia in maniera sempre più ta...

LA CHIMERA (2023)

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      Sul fondo di uno scavo buio, là dove la luce del giorno non è altro che il vago ricordo di un passato lontano, vivono le anime dei morti. Sono le tombe, luoghi proibiti a coloro che assaporano ancora un'esistenza attiva, fatta di albe, tramonti e giornate intere. Sono le case dei defunti, dei reclusi, degli emarginati. Come può un archeologo inglese, la cui pelle ancora assapora il ricordo del carcere, precludersi a questa realtà? Egli che è consapevole di tutto ciò che giace sotto i suoi piedi; egli, il cui presente è tormentato dal ricordo estenuante di una donna amata e perduta, rinchiuso in un mondo fatto di un'arte la cui spocchia risiede nel credere di essersi fatta da sé, e di essere sciolta da ogni radice.  È questo il destino da cui Arthur è consunto: quello di dover vivere in un presente che non appartiene più all'arte etrusca, alle statue dimenticate nei sepolcri che sono invece ciò che costituisce non solo il suo interesse, ma la sua cultura e ...

Un giorno questo dolore ti sarà utile

  Già il titolo dell’opera dimostra che ci troviamo davanti ad un capolavoro. Quello di Peter Cameron è un libro vicino a tutti noi, perfetto per chi sta passando un periodo più buio del solito. Il protagonista è James, 18enne che vive a New York e che lavora,avendo finito la scuola, nella galleria d’arte della madre. Cerca però nel mentre di trovare una valida alternativa all’università («Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»). Inizia ad informarsi su una casa nel Midwest dove dedicarsi alla lettura e alla solitudine, le sue attività preferite. Le vicende si intrecceranno con misteriosi e avvincenti appuntamenti al buio e incontri dalla psicologa che tenterà di indagare nell’animo di James, un animo ancora fragile ma allo stesso tempo riservato, agghiacciante ed enigmatico.  L’opera si apre con un frammento di Ovidio seguito da un estratto dal “Diario” di Denton Welch: “Quando desideri con tutto il cuore che qualcuno ti ami, dentro ti si rad...

Joël Dicker

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  Non riesci ad addormentarti? Sei annoiato? O, forse, vorresti solo evadere dalla realtà. Allora prova a prendere un libro. Riga dopo riga, concedi alla tua mente di distaccarsi dal mondo esterno. Il tempo sembrerà spezzarsi, perché nella vicenda che stai leggendo gli attimi non coincidono con quelli reali. Fra quelle pagine non sentirai il peso dell’esistenza e assieme al tuo corpo si dissolveranno, momentaneamente, i tuoi problemi. Se anche a te piace il genere dei libri gialli, ho un autore da consigliarti: Joël Dicker. E’ uno scrittore svizzero, nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, città che compare spesso nei suoi libri. Inoltre, si è laureato in Diritto presso l’Università di Ginevra nel 2010. Il suo primo romanzo, “ Gli ultimi giorni dei nostri padri”, ci trasporta in verità a Londra, nel 1940. Racconta la creazione della SOE (Special Operations Executive) e le relazioni tra la Resistenza e l'Inghilterra di Churchill. Ma è più probabile che abbiate sentito parlare di “La verit...

Esplorando l'amore e il dolore in "Dammi mille baci" di Tille Cole e opere affini

"Dammi mille baci" di Tille Cole è un viaggio travolgente attraverso l'amore, il dolore e il perdono. Cole ci porta in un mondo vibrante e ricco di emozioni, mentre segue le vite intrecciate di due persone che cercano disperatamente di superare il passato e trovare la felicità nel presente. Ambientato tra le affascinanti strade di Londra e i suggestivi paesaggi della campagna inglese, il romanzo ci porta nel cuore delle vite di Poppy e Rune, due anime spezzate che cercano di ricostruire se stesse e trovare la redenzione nell'amore reciproco.  Cole ci regala una prosa ricca di emozioni, che cattura la complessità delle relazioni umane e la bellezza della rinascita. Ma quali altri romanzi possono offrire un'esperienza simile a "Dammi mille baci"?  Ecco alcuni libri che potrebbero appassionare i lettori affascinati da questo intenso romanzo: 1. L'amore molesto di Elena Ferrante: questo romanzo esplora il tema dell'amore materno e delle relazioni fa...

Il gatto: uno spirito venuto da lontano.

Qualche tempo fa, mi sono soffermata sul contenuto di un post che diceva: "Il gatto sta con te perché ha capito che senza di lui saresti un umano randagio", parole vere, almeno per me che da sempre vivo con i gatti. Meravigliosi felini in miniatura, hanno accompagnato le mie giornate, hanno occupato prima la mia culla poi il mio letto, hanno rosicchiato le mie matite, graffiato i miei libri, scrutato con attenzione il mio mondo interiore rendendomi una persona migliore. Il gatto è un essere speciale, magnetico, quasi soprannaturale, capace di sorprenderti e mai di annoiarti.  Vive seguendo le sue regole, chi ha un gatto, sa che non sarà mai disposto ad essere il tuo schiavo. Accusato dai suoi detrattori di essere eccessivamente indipendente, opportunista, anaffettivo, in realtà è un perfetto mix di fascino e mistero.  Presente nella vita dell'uomo sin dall'antichità, il gatto è stato amato e venerato, odiato e ritenuto simbolo della stregoneria, protagonista di opere ...